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Protezioni e acqua, i consigli per “sfidare” le temperature record

Gestire l’emergenza caldo significa avere un sistema di sorveglianza degli accessi in pronto soccorso, un sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera ma anche potenziare i servizi di continuità assistenziale sul territorio, rafforzare i servizi ambulatoriali e promuovere attività di informazione e comunicazione sui rischi per la salute connesse alle ondate di calore. La strategia Il…
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Gestire l’emergenza caldo significa avere un sistema di sorveglianza degli accessi in pronto soccorso, un sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera ma anche potenziare i servizi di continuità assistenziale sul territorio, rafforzare i servizi ambulatoriali e promuovere attività di informazione e comunicazione sui rischi per la salute connesse alle ondate di calore.

La strategia

Il Ministero della Salute e la Regione Puglia hanno predisposto attività mirate per ridurre i rischi legati alle ondate di calore. Queste si verificano quando si registrano temperature molto elevate per tre o più giorni consecutivi e sono spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Possono creare disagio anche alle persone in buona salute e agli animali, ma possono aggravare le condizioni di persone malate o con patologie croniche. Il Ministero della Salute pubblica quotidianamente i bollettini di previsione e allerta per le ondate di calore. Vengono distinti livelli di rischio diversi a seconda delle condizioni metereologiche e dei rischi per la salute della popolazione. Si passa dal livello 0 (nessun rischio per la salute), al livello 1 che determina uno stato di pre-allerta. Il livello 2 identifica temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute, in particolare nei sottogruppi di persone vulnerabili. Si parla di vere e proprie ondate di calore quando viene segnalato il livello 3 di allerta.

I suggerimenti

I consigli per evitare gli effetti negativi del caldo sono semplici ma sempre validi. Stando alle linee guida, bisogna evitare di uscire nelle ore più calde della giornata. A casa o sul posto di lavoro bisogna schermare le finestre affinché entri posa luce solare, ma sia garantito il passaggio dell’aria. Se si usa il condizionatore, bisogna assicurarsi che la temperatura impostata non sia più bassa di 5 gradi rispetto all’esterno.

L’alimentazione

E poi, soprattutto quando le temperature sono elevate il corpo ha bisogno di essere idratato, bisogna bere almeno un litro e mezzo di acqua evitando le bevande zuccherate e gli alcolici. L’alimentazione deve essere leggera. Il consumo di verdura e frutta è fortemente consigliato. È importante prestare particolare attenzione alla conservazione del cibo e al rispetto della catena del freddo quando si compra cibo fresco. Ed è consigliabile indossare abbigliamento leggero, tessuti in fibre naturali (come cotone o lino) di colore chiaro. Anche se non ci si espone direttamente al sole è necessario usare creme con filtri solari, cappelli e occhiali da sole.

Piccoli e anziani

Bambini, anziani e persone non autosufficienti non vanno mai lasciati da soli: casi di parenti o vicini di casa o persone fragili che vivono da soli e sono in difficoltà vanno segnalati ai servizi sociali. L’attività fisica va naturalmente praticata nelle ore più fresche della giornata. La massima attenzione va dedicata anche agli animali domestici che hanno bisogno di bere acqua in abbondanza e di stare in luoghi freschi.

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