Una sospetta diagnosi, una diagnosi già accertata. L’inizio del percorso di cura per un paziente oncologico e per la sua famiglia può rappresentare un momento particolarmente difficile da affrontare. Al disorientamento psicologico si può associare quello organizzativo. Per questo, in Puglia sono attivi i COrO, i centri di orientamento oncologico della rete oncologica pugliese. Si tratta di 18 centri dislocati nelle aziende sanitarie, nei policlinici, negli istituti di ricerca e cura, nelle strutture convenzionati. Tutti garantiscono la presa in carico del paziente entro le settantadue ore.

I centri di orientamento
I COrO, al cui interno lavorano figure professionali diverse tra le quali l’oncologo, lo psico-oncologo, l’infermiere, rappresentano la porta di ingresso al percorso di cura oncologica sia per pazienti con sospetta diagnosi da accertare, sia per pazienti con diagnosi già accertata, ma che richiedono comunque il completamento dell’iter diagnostico propedeutico all’avvio della terapia. Il compito dei COrO è quello di indirizzare i pazienti ai team multidisciplinari, assicurarne la presa in carico iniziale e il mantenimento in carico al termine di ogni ciclo terapeutico, tenere traccia dell’intero percorso diagnostico-terapeutico fungendo anche da punto di riferimento per il disbrigo delle pratiche amministrative connesse al percorso di cura. Rappresentano, pertanto, un elemento cardine per la gestione della continuità assistenziale della persona ammalata attraverso funzione di raccordo con gli altri COrO e con i restanti elementi costitutivi della rete.
Le Breast Unit
Ai COrO, sempre con funzioni di presa in carico, si associano sul territorio regionale anche tredici Breast Unit che hanno il compito di guidare il percorso di diagnosi e cura delle donne e degli uomini affetti da tumore alla mammella. Anche le Breast Unit rappresentano un punto di riferimento e di guida fondamentali, garantiscono una presa in carico multidisciplinare che coinvolge attivamente tutte le figure professionali che possono intervenire della cura del tumore della mammella, dal radiologo senologo, al chirurgo, dal medico nucleare al radioterapista, dall’oncologo al riabilitatore.
Il case manager
In questi modelli organizzativi, la cui efficienza si misura anche con la riduzione della mobilità passiva, cioè con la riduzione di donne e uomini che decidono di curarsi in altre zone d’Italia, opera il “case manager”. Questa figura rappresenta il punto di riferimento del paziente e dei caregiver e si occupa anche della prenotazione degli esami, della definizione degli appuntamenti e segue i pazienti nelle fasi di controllo a breve, medio e lungo termine. In entrambi i casi, dunque, l’obiettivo è quello di identificare un percorso e guidare il paziente, il cui caso clinico viene analizzato e valutato non dal singolo clinico ma da gruppi multidisciplinari anche nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali.
L’accreditamento
L’organizzazione, l’efficacia e l’efficienza, la correttezza delle procedure, gli strumenti di coinvolgimento dei pazienti, l’umanizzazione dei percorsi sia delle Breast Unit che dei COrO della Regione Puglia sono stati valutati attraverso il percorso di accreditamento istituzionale, anche questo governato da AReSS Puglia (Agenzia per la Salute e il Sociale), che ha lo scopo di guidare le organizzazione perché venga garantito il servizio migliore per il paziente su tutto il territorio.