Al via, all’ospedale San Paolo di Bari, il trattamento della sordità improvvisa con l’ossigenoterapia iperbarica.
Per sordità improvvisa si intende la perdita uditiva neurosensoriale che si manifesta in genere nell’arco di 72 ore. La cura migliore per la patologia acuta è l’associazione alla terapia farmacologica dell’ossigenoterapia iperbarica (Oti), grazie alla quale i pazienti hanno maggiore probabilità di recuperare l’udito.
A erogare questo tipo di terapia all’interno dell’Asl Bari è l’Unità operativa di medicina iperbarica dell’ospedale San Paolo, diretta dalla dottoressa Laura Vernotico.
«Come stabilito dalle linee guida della Società italiana di medicina subacquea e iperbarica (Simsi) – spiega – la somministrazione di ossigeno iperbarico può indurre una riduzione del danno. L’ossigeno somministrato a pressioni superiori a quella atmosferica facilita, infatti, l’ossigenazione delle aree ischemiche, facendo tornare a funzionare le cellule nervose ancora vive ma non funzionanti».
A differenza del passato, oggi è possibile curare la sordità improvvisa anche con ossigenoterapia iperbarica, da quando, a settembre di quest’anno, la Regione Puglia l’ha inserita tra le patologie trattabili con questa metodica, e con costi a carico del servizio sanitario nazionale.