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Screening oncologici: accordo tra Asl, Questura e Prefettura di Bari per incentivare l’adesione del personale

La Asl di Bari ha avviato una campagna di sensibilizzazione all'adesione agli screening oncologici in favore della Polizia di Stato, mirata a prevenzione e diagnosi precoce dei tumori di cervice uterina, mammella e colon retto. Dopo la sinergia con l’Aeronautica militare e le Forze armate, l'azienda sanitaria ha esteso l’attività di promozione degli screening ai…

La Asl di Bari ha avviato una campagna di sensibilizzazione all’adesione agli screening oncologici in favore della Polizia di Stato, mirata a prevenzione e diagnosi precoce dei tumori di cervice uterina, mammella e colon retto.

Dopo la sinergia con l’Aeronautica militare e le Forze armate, l’azienda sanitaria ha esteso l’attività di promozione degli screening ai dipendenti di Questura e Prefettura, con l’obiettivo di incentivare anche il personale dell’amministrazione civile dell’Interno e i loro famigliari ad eseguire i test gratuiti attraverso la raccolta delle adesioni e la creazione di giornate dedicate presso le strutture della azienda sanitaria.

Lo screening, ha commentato il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, nel corso di un incontro che si è tenuto nel Centro polifunzionale della Polizia di Stato di Bari, «è la strategia migliore per intercettare più facilmente e rapidamente le lesioni precancerose e le neoplasie in fase iniziale, tanto che dai primi dati che riguardano l’anno 2022 e i primi mesi del 2023, emerge che si riescono ad individuare almeno mille casi su base annua di lesioni di alto grado o neoplasie».

Nello screening mammografico, ad esempio, sono circa 500 i tumori della mammella rintracciati grazie alla campagna provinciale di screening della Asl di Bari, più della metà dei quali trattati senza la necessità di ricorrere alla chemioterapia, data la precocità della diagnosi.

Stesso impatto nello screening cervico uterino in cui vengono diagnosticate ogni anno circa 400 lesioni di alto grado, di cui 28 carcinomi: ugualmente nello screening colon rettale si riescono a trattare in tempo in media ogni anno 80 neoplasie.

L’incontro con Questura e Prefettura, coordinato dal medico competente della Questura di Bari, medico superiore della polizia di Stato, Marina Valente, è servito a illustrare i programmi di prevenzione e a fornire le informazioni sulle relative patologie con gli interventi dei medici responsabili delle tre Unità operative ASL dedicate agli Screening.

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