Sciopero dei medici, a Bari un incontro per spiegare le ragioni della protesta: «Difendiamo il Ssn» – VIDEO

«Abbiamo privilegiato la sede di Bari per incontrare le persone e spiegare i motivi di uno sciopero fatto per difendere il Sistema sanitario nazionale»

«Abbiamo privilegiato la sede di Bari per incontrare le persone e spiegare i motivi di uno sciopero fatto per difendere il Sistema sanitario nazionale». Lo ha detto, a Bari, Franco Lavalle, segretario regionale di Ussmo, sigla sindacale dei medici ospedalieri che ha aderito alla protesta nazionale di 24 ore indetta da Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed.

Mentre a Roma è in corso una manifestazione, nel capoluogo pugliese è stato organizzato un incontro nella sede dell’Ordine provinciale dei medici per spiegare le ragioni dello sciopero che ha l’obiettivo di difendere il Sistema sanitario nazionale e tutelare la professione.

All’incontro hanno preso parte da remoto il presidente della federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, e l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese.

«Chiediamo a chi ci governa che vengano rimpinguati i posti di lavoro che in questi anni si sono depauperati». Al Sud, ha spiegato, «siamo quelli che abbiamo meno personale a lavorare e quindi siamo qui per rispondere alle persone per far capire loro che con lo sciopero difendiamo anche i cittadini».

Anelli ha spiegato che «oggi viene fuori un grido di dolore da una professione che è stata bistrattata, non considerata nei processi decisionali. Viene preso di mira un sistema facendo cadere le responsabilità sui medici accusati di cattiva gestione».

Il presidente della federazione nazionale degli Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri ha aggiunto che «siamo in una situazione nella quale siamo chiamati a rispondere non degli obiettivi di salute pubblica, ma della spesa che ogni medico fa nel suo reparto». Per questa ragione, ha chiarito, «il fronte medico è totalmente unito nella difesa del Sistema sanitario nazionale e nel rilancio della professione medica».

Quanto alla manifestazione pacifica organizzata a Roma, Anelli ha spiegato che «siamo grandi professionisti, ma siamo anche cittadini e sappiamo manifestare in maniera dignitosa in difesa di un diritto che riguarda non solo i medici, ma tutti i cittadini».

Anelli ha sottolineato che dopo il periodo del Covid «ci saremmo aspettati un rilancio del Servizio sanitario pubblico, invece assistiamo a una carenza di medici e di infermieri che nessuno ha colmato. La voglia di riscatto della professione è altissima – ha aggiunto dalla capitale, dove i medici sono scesi in piazza -. Dal calore dei manifestanti emerge un invito a essere protagonisti. Riteniamo – ha chiarito – di dover svolgere il lavoro del medico attraverso un sistema che garantisca a tutti i cittadini servizi che, in altri Paesi del mondo, dipendono dalle risorse impegnate nelle assicurazioni».

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