Un team di ricercatori dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, in collaborazione con il Lieber Institute for Brain Development, ha compiuto una scoperta rivoluzionaria nello studio della schizofrenia. Pubblicata sulla prestigiosa rivista Neuron, la ricerca ha identificato nuovi bersagli molecolari che potrebbero portare allo sviluppo di farmaci più efficaci per combattere questo grave disturbo mentale.
Sfruttando un modello genetico all’avanguardia, i ricercatori hanno scoperto che il rischio di schizofrenia è distribuito su un numero molto ampio di geni, coinvolgendo in particolare i neuroni eccitatori della corteccia cerebrale. Questa scoperta smentisce le teorie precedenti, che ipotizzavano un coinvolgimento più limitato di pochi geni chiave.
«Questa nuova comprensione delle basi genetiche della schizofrenia apre la strada a nuove strategie terapeutiche – spiega il professor Giulio Pergola, coordinatore dello studio -. Possiamo ora concentrare i nostri sforzi sulla ricerca di molecole in grado di modulare l’attività di questi geni specifici, offrendo una speranza concreta a milioni di pazienti in tutto il mondo».