Si avvicina la realizzazione del primo Centro unico di prenotazione per visite ed esami in Puglia. Una svolta copernicana più volte strombazzata in passato sin dal 2021, ma mai attuato concretamente. Adesso sull’onda della pressione politica del gruppo di Azione il Cup unico sembra a un passo dalla realizzazione.
Il programma
Già la prossima settimana la giunta regionale dovrebbe adottare una delibera di indirizzo per dare impulso all’operazione. Anche se, a dire il vero, una delibera era già stata licenziata negli anni scorsi, ma è stata praticamente abbandonata nei cassetti. Adesso i tempi sono maturi e il timing è partito con la gara d’appalto da 12 milioni di euro pubblicata dall’assessorato alla salute per individuare la società informatica incaricata di mettere a punto il nuovo software unico. Un sistema innovativo che a regime dovrà mettere in collegamento ospedali, ambulatori e centri sanitari che avranno un solo interfaccia operativo per inserire, raccogliere e visualizzare i dati in tempo renale.
Lo studio
Per supportare la transizione la società InnovaPuglia ha inviato alla giunta regionale uno studio di 183 pagine in cui sono evidenziati i punti di forza del Cup unificato rispetto alla babele attuale. Che vede quattro diverse società informatiche suddivise fra Asl, ospedali, ambulatori, Ircss e centri specializzati. Ognuna con software diversi e incompatibili fra loro che non comunicano creando la classica situazione in cui la mano sinistra non sa cosa fa la destra. Lo switch off, si legge nello studio di Innovapuglia, punta a migliorare il governo delle liste d’attesa ed il rispetto della tempistica massima delle prestazioni in base al piano nazionale sulle liste d’attesa. Lo sblocco di un collo di bottiglia che crea da decenni le odiose file della vergogna davanti agli attuali Cup pubblici.
La rivoluzione
Un quadro che sarà completamente stravolto introducendo strumenti innovativi come la business intelligence o i cruscotti interattivi. Nuovi modelli di gestione che consentiranno di monitorare meglio la spesa sanitaria razionalizzando i costi dei medici ospedalieri, l’acquisto delle prestazioni, ma soprattutto assicurando parità di accesso e di trattamento ai malati, stoppando l’odiosa differenza fra pazienti di serie a e pazienti di serie b. La prossima settimana la giunta regionale approverà la delibera del Cup unico che darà impulso alla realizzazione con tempi stimati di attuazione di 18 mesi.
