Sanità pugliese sotto la lente. Acquisti truccati e ricette false: le cifre degli sprechi

La sanità osservata speciale, anche dalla magistratura contabile. Ci sono i 123 mila euro contestati con atto di citazione a un funzionario della Asl di Foggia che aveva acquistato con falsi ordini beni mai consegnati o comunque inutili. Negli atti venivano richiamate, quali autorizzazioni alla spesa, autentiche delibere di acquisto aventi ad oggetto forniture già eseguite in favore di reparti sanitari diversi da quelli destinatari della nuova fornitura. Oppure gli ordini erano realizzati con la scannerizzazione della firma, autentica, dei direttori dell’Area patrimonio.

C’è poi la citazione nei confronti del direttore Area Gestione Patrimonio, di Rup e Dirigente dell’Unità Appalti e contratti dell’Asl di Bari che, nella proposta di delibera di aggiudicazione ad una ditta della fornitura di un disinfettante, riportavano che una bustina di 10 grammi del costo di 8 euro Iva esclusa fosse corrispondente a 10 litri anziché ad un litro. Il prezzo di aggiudicazione diventava di 0,80 euro per litro invece dei reali 8 euro con conseguente maggior esborso per il bilancio dell’Asl di Bari di 285.155,41 euro.

E ancora, la prescrizione di false ricette da parte di un medico di medicina generale, al duplice scopo di procurarsi medicinali (anche ad alto costo) da consegnare ad un ricettatore per la rivendita in Albania e promuovere la vendita, dietro compensi illeciti, di farmaci proposti da informatori scientifici. Coinvolti diversi farmacisti che accettavano numerose ricette intestate a ignari pazienti da parte del medico, che sempre personalmente, ritirava i medicinali. La Procura ha quantificato un danno di 568.909,86 euro.

È di 86.035 euro e 106.026 euro, rispettivamente, per un anestesista e il primario del reparto di Anestesia dell’ospedale pediatrico, la richiesta di condanna in relazione alla morte della dodicenne Zaray Coratella, alla quale era stato somministrato un farmaco anestetico che le aveva scatenato una ipertermia maligna, causandone la morte.

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