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Sanità, la telemedicina in farmacia fa prevenzione sul territorio

BRESCIA (ITALPRESS) – Al Congresso Nazionale di Cardiologia “Cardio-Brixia”, tenutosi a Brescia nell’Aula Magna dell’Università dal 21 al 23 settembre, sono stati presentati i dati preliminari del progetto di “Prevenzione primaria e secondaria delle patologie cardiovascolari”, nato dalla collaborazione tra Università di Brescia, Istituto Superiore di Sanità e Federfarma. Hanno partecipato il professor Francesco Fedele…

BRESCIA (ITALPRESS) – Al Congresso Nazionale di Cardiologia “Cardio-Brixia”, tenutosi a Brescia nell’Aula Magna dell’Università dal 21 al 23 settembre, sono stati presentati i dati preliminari del progetto di “Prevenzione primaria e secondaria delle patologie cardiovascolari”, nato dalla collaborazione tra Università di Brescia, Istituto Superiore di Sanità e Federfarma. Hanno partecipato il professor Francesco Fedele (Società Italiana di Cardiologia), il professor Francesco Gabbrielli (Istituto Superiore di Sanità), il dottor Marco Cossolo (Presidente Federfarma), il dottor Giovanni Petrosillo (Presidente Sunifar), il dottor Ovidio Brignoli (Simmg), il dottor Massimo Lombardo (DG Asst Spedali Civili di Brescia), la dottoressa Clara Mottinelli (Presidente Federfarma Brescia). Al progetto aderiscono le oltre 7000 farmacie che, sull’intero territorio nazionale, fanno parte del network nato dalla collaborazione tra Federfarma e HTN Virtual Hospital di Brescia.
“Il valore aggiunto dell’attuale rete Federfarma-HTN – afferma il cardiologo Fulvio Glisenti, presidente di HTN – è costituito dalla capillare distribuzione peninsulare e insulare che copre anche le zone interne poco servite e, soprattutto, dal fatto che il network usufruisce di un’unica piattaforma informatica condivisa, con uniformità di erogazione delle prestazioni e formazione del personale, uniformità di raccolta dei dati sanitari, uniformità di dotazioni strumentali di tipo ospedaliero con un solo database”. I dati del progetto sono stati illustrati dalla Prof.ssa Savina Nodari che ha sottolineato come l’attuale contesto demografico ed economico (aumento dell’età media, aumento delle patologie croniche, incremento dei costi per l’assistenza sanitaria) porti alla necessità di trasferire molte attività dall’ospedale al territorio potenziando l’assistenza di prossimità. Di grande interesse sono risultati sia i dati elaborati sul totale delle prestazioni sanitarie erogate sia quelli relativi allo studio di un sottogruppo di elettrocardiogrammi registrati nel periodo febbraio 2022 – febbraio 2023. Le prestazioni sanitarie erogate dalla rete Federfarma-HTN ammontano, ad agosto 2023, a 1.313.634 di cui: 839.211 Elettrocardiogrammi. Nell’8,6% dei casi si sono riscontrate anomalie inaspettate della traccia elettrocardiografica non compatibili con i dati anamnestici riferiti. 191.615 Holter pressori. Nel 38% dei casi si sono riscontrati trend pressori anomali. 282.808 Holter cardiaci. Nel 31,3% dei casi si sono riscontrate aritmie maggiori come fibrillazione atriale, aritmie ventricolari minacciose, blocchi atrio-ventricolari avanzati con un 5,9% dei pazienti in cui l’aritmia era da codice rosso: in questo caso si è provveduto all’invio in pronto soccorso. Tutte le persone cui sono state rilevate anomalie significative sono state invitate a contattare il proprio medico curante per ulteriori valutazioni e/o approfondimenti diagnostici. Lo studio relativo al sottogruppo di 266602 elettrocardiogrammi (accompagnati dalla raccolta da parte del farmacista di anamnesi, terapia e sintomi), è stato volutamente indirizzato a valutare l’appropriatezza delle azioni intraprese nei confronti di prestazioni effettuate per prevenzione/screening (89%), dolore toracico (2,6%), dispnea (0,5%), cardiopalmo (1,2%). In 4601 casi su 266.602 sono state rilevate anomalie della traccia elettrocardiografica non compatibili con i dati anamnestici riferiti e tali da suggerire l’esecuzione di indagini supplementari (valutazione cardiologica, prescrizione esami strumentali, invio al pronto soccorso). In particolare, 1987 pazienti su 266.602 sono stati inviati direttamente al Pronto Soccorso (0,7%) per le seguenti situazioni di emergenza: 986 per fibrillazione atriale non nota o ad elevata risposta ventricolare, 588 per ischemia miocardica in atto o elettrocardiogramma non dirimente in paziente con rischio cardiovascolare elevato. La farmacia ha raccolto per ognuno di questi pazienti la documentazione relativa alla dimissione ospedaliera che ad un’analisi retrospettiva ha consentito all’Università di Brescia di documentare, per quanto attiene al sintomo dolore toracico, un’appropriatezza nell’invio al Pronto Soccorso del 71,2%. “Questi risultati dimostrano la crescente importanza del ruolo svolto dalla telemedicina in farmacia nell’ambito della prevenzione cardiovascolare” afferma il presidente di Federfarma Marco Cossolo.(SEGUE)(ITALPRESS).

Foto: agenzia Fotogramma

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