Sanità, la Puglia è pronta a risanare il deficit: nel 2023 disavanzo di “soli” 39 milioni

La giunta regionale pugliese si appresta a coprire il deficit della sanità che nel 2023, per la prima volta nella storia, si attesta sui 39 milioni di euro. Un risultato straordinario con la possibilità di ripianare le perdite dall’avanzo vincolato di amministrazione nell’ambito del rendiconto regionale. Per il sistema sanitario pugliese un deciso balzo in avanti che si unisce al piazzamento raggiunto nella classifica dei Lea che vede il tacco dello stivale nel novero delle nove regioni migliori d’Italia con 206 punti totalizzati sui livelli essenziali di assistenza, la prima in assoluto al Sud con diverse posizioni scalate negli ultimi cinque anni.

Il risanamento finanziario ha del prodigioso considerando che nel 2022 il deficit era di 144 milioni di euro e nel 2021 addirittura di quasi mezzo miliardo. Lo scorso anno, invece, s’è registrata una netta inversione di tendenza grazie anche ad una serie di congiunture positive. A partire dall’aumento del fondo nazionale sanitario per 223 milioni di euro oltre ad entrate maggiori rinvenienti, fra l’altro, dal payback sui farmaci per un totale di 190 milioni di euro. Ma ad incidere sul risanamento sono state le azioni messe in campo dall’assessorato alla salute che grazie ad una ventina di delibere taglia sprechi è intervenuto su una serie di “buchi” creati in passato. A partire dalla spesa farmaceutica rientrata grazie ad una serie di restrizioni, alla spesa per le protesi, ad una rivisitazione dei costi per le prestazioni dei privati, passando da una riduzione drastica di utenze, costi di gestione, servizi non sanitari, e soprattutto da risparmi ottenuti nella gestione del personale e dei contenziosi delle aziende sanitarie.

Se il trend positivo verrà consolidato nel 2024 la Puglia potrà presentare ai ministeri di Sanità e Finanze un outlook positivo dopo anni di spese folli. Una svolta che a partire già dal 2025 potrebbe liberare la sanità pugliese dal cappio al collo del piano di rientro che da 12 anni ingessa la spesa e gli investimenti, azzerando i margini di manovra da parte della regione Puglia. Nel frattempo nei prossimi giorni la giunta regionale approverà i nuovi piani assunzionali per le 12 aziende sanitarie fra Asl, grandi ospedali ed Ircss.

In ballo c’è un pacchetto di nuove assunzioni da realizzare con un budget di circa 50 milioni di euro, 20 dei quali accantonati nei precedenti piani assunzionali di novembre 2023 ed altri 30 milioni rivenienti da risparmi collegati ai pensionamenti. Fondi che andranno a realizzare nuovi ingaggi per medici, infermieri, Os, tecnici e radiologi alleggerendo le paurose carenze di organico registrate un po’ ovunque. Il numero preciso delle assunzioni sarà stabilito dalla giunta regionale partendo da un piano iniziale di fabbisogni presentato dalle aziende sanitarie di oltre 2500 postazioni da coprire.

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