«Rivoluzione tecnologica» all’istituto tumori di Bari: nuove attrezzature per 12 milioni grazie a Pnrr e Fesr

Un nuovo acceleratore lineare da oltre 2 milioni di euro, una nuova risonanza magnetica da un milione, due nuovi tomografie computerizzati da 600mila, un telecomandato digitale da 250mila, nuovi ecografi, mammografi e attrezzature per un valore complessivo di oltre 12 milioni e 200mila euro. Grazie ai fondi Por-Fesr, in scadenza il 31 dicembre 2023, e ai fondi Pnrr, l’istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari rinnova l’80% del parco grandi macchine e potenzierà tutti gli ambulatori e i laboratori.

Si tratta di una vera e propria «rivoluzione tecnologica», spiega il direttore generale Alessandro Delle Donne: «Grazie ai maxi finanziamenti che siamo riusciti a intercettare tra fondi regionali e nazionali – aggiunge – il 90% delle attrezzature è stato già acquistato ed è in aggiudicazione, il restante è in fase di acquisizione».

Nei prossimi mesi i vecchi macchinari saranno sostituiti e tutte le sale saranno sottoposte a lavori per l’adeguamento degli impianti alle nuove strumentazioni.

Nello specifico, con tre linee di fondi Pon-Fesr del valore di 7 milioni, sono stati acquistati oltre 100 tipologie di attrezzature: dalle dotazioni da laboratorio, alle forniture per il potenziamento degli ambulatori, dalla creazione di un nuovo intero reparto per la somministrazione dei chemioterapici, all’ambizioso e innovativo progetto di digitalizzazione della attività di Anatomia patologica.

Con i fondi Pnrr, circa 5 milioni e 200mila euro, sono state acquistate, invece, le grandi apparecchiature in sostituzione delle attuali: un acceleratore lineare, una risonanza magnetica ad alto campo 1.5 Tesla, un telecomandato digitale, un tomografo computerizzato 128 strati ad altissima definizione per la diagnostica, un tomografo computerizzato 128 strati simulatore per la radioterapia, che offre immagini molto dettagliate dei volumi del paziente da irradiare per ottimizzare le terapie, due mammografi con sistema per esecuzione biopsie, un ecografo per applicazione cardiovascolare e un ecografo per la radiologia interventistica.

«Oltre al rinnovo del parco macchine – conclude Delle Donne – ci doteremo per la prima volta di una Pet. Al momento abbiamo avviato le procedure per l’implementazione di una Pet mobile, come risposta provvisoria alle notevoli esigenze diagnostiche dei pazienti oncologici, in attesa che sia completato l’iter tecnico amministrativo, già avviato, per dotare l’istituto di un impianto definitivo».

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