Ritardi per i nuovi ospedali di Taranto e del nord Barese: si attende lo sblocco dei fondi ministeriali

Il Nucleo di valutazione ministeriale non ha ancora dato il via libera allo sblocco dei 105 milioni di euro necessari per poter proseguire con i lavori del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto. Senza questi fondi non potranno essere aggiudicate le gare per le attrezzature e i macchinari, anche se già bandite.

È quanto emerso durante le audizioni in commissione Bilancio del Consiglio regionale pugliese che si sono tenute questa mattina.

La Asl, infatti, pur avendo provveduto a bandire gare per arredi e attrezzature per un totale di 42 milioni, si è dovuta fermare per mancanza della disponibilità di risorse.

Su proposta del consigliere Vincenzo Di Gregorio (Pd) la commissione ha deciso di predisporre una richiesta congiunta delle commissioni Bilancio e Sanità per un incontro con il Nucleo di valutazione ministeriale per velocizzare l’iter di approvazione. Altra strada da poter percorrere è quella che la Regione Puglia anticipi i 105 milioni. La consegna del cantiere, prevista per luglio, è quindi destinata a essere ritardata.

Anche per il nuovo ospedale che dovrebbe sorgere nel nord Barese i tempi di realizzazione si dilatano. Il presidente della commissione Bilancio, Fabiano Amati, ha infatti informato la commissione che la direzione generale della Asl Bat, impossibilitata a partecipare ai lavori di oggi, ha inviato una nota con cui ribadisce che «lo studio di fattibilità è al vaglio del ministero della salute» e che «il ritardo dell’approvazione del progetto e la mancanza delle risorse rende impossibile l’indizione dell’apposita gara». Anche in questo caso si attende lo sblocco dei fondi ex articolo 20 dal ministero.

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