È atterrato nel pomeriggio di oggi, 6 agosto, sull’elisuperficie del padiglione Asclepios del Policlinico di Bari un paziente libico di 44 anni con ustioni di secondo e terzo grado sul 75% del corpo.
Si tratta di uno dei sopravvissuti allo scoppio di una cisterna avvenuto il 1 agosto scorso nei pressi di un centro abitato nel Fezzan in Libia. L’uomo, insieme ad altri tre feriti, è arrivato in Italia con un volo dell’Aeronautica militare atterrato all’aeroporto di Pratica di Mare.
A bordo del C130 J dell’Aeronautica decollato da Tripoli, oltre a due funzionari del Dipartimento della Protezione Civile era presente anche un team sanitario del ministero della Difesa. I quattro pazienti sono stati trasferiti nelle strutture ospedaliere nazionali che hanno reso disponibili posti letto nei reparti specializzati e saranno assistiti dai servizi sanitari di Lazio, Campania e Puglia appunto.
Il 44enne è arrivato al Policlinico di Bari grazie a un elicottero messo a disposizione dal direttore del 118 di Foggia Stefano Colelli su autorizzazione del dipartimento salute della Regiona Puglia.
L’evacuazione medica è nata su richiesta delle autorità libiche ed è stata coordinata dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale attraverso la Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario (Cross) di Pistoia, il cui referente regionale per la Puglia è la dottoressa Anna Maria Natola, ed in stretta collaborazione con il Comando operativo di vertice interforze (Covi) diretto dal Generale Francesco Paolo Figliuolo e la Farnesina.
Il paziente sarà ricoverato presso il Centro grandi ustionati in Chirurgia plastica del Policlinico di Bari diretto dal professor Giuseppe Giudice.