“Un Click per la salute” è il titolo dell’evento di lancio del progetto di formazione e comunicazione sul fascicolo sanitario elettronico 2.0 svoltosi ieri mattina nel padiglione 152 della Fiera del Levante di Bari.
La Puglia è la prima regione italiana nell’attuazione del progetto del fascicolo sanitario elettronico (Fse) 2.0, realizzando un sistema che garantisce privacy e sicurezza dei dati a vantaggio dei cittadini e dei bisogni di salute.
Istituito nel 2012, dopo una lunga fase di gestazione, la cartella clinica elettronica è diventata una realtà in molte strutture sanitarie, farmacie e in una regione che oggi è capofila nazionale nella raccolta digitale di dati e documenti sanitari e socio-sanitario provenienti da strutture sia pubbliche che private.
I pazienti potranno consultare in tempo reale prescrizioni, referti e altri documenti sanitari accedendo in modo protetto. Solo attraverso un consenso della persona interessata, infatti, i dati potranno essere resi disponibili anche al personale sanitario che così potrà agevolmente conoscere il quadro clinico.
Un’autentica svolta che promette di rivoluzionare tempi e modalità dell’assistenza sanitaria assicurando efficacia, efficienza del sistema e risparmio delle risorse. Basti pensare all’utilità del fascicolo nei momenti concitati di un incidente stradale di fronte a un paziente politraumatizzato che va operato d’urgenza: in pochi secondi il fascicolo consentirà all’equipe medica di conoscere tutta la storia clinica del paziente, le diagnosi e le patologie pregresse, le cure in atto. Il progetto pugliese, d’intesa con la Regione Lombardia per la sanità digitale, ha ricevuto un maxi-finanziamento dal Pnrr con 1,38 miliardi di euro.
Uno strumento fondamentale su cui si baserà la sanità del futuro in grado di offrire con un click tutte le informazioni dell’assistito: anamnesi, diagnosi, terapie farmacologiche prescritte, referti di esami clinici e visite specialistiche. «Si tratta di una libreria e di una cassaforte del nostro sistema sanitario – ha osservato il capo Dipartimento della Salute Vito Montanaro – che consentirà alla Puglia di fare un salto di qualità. I lavori del fascicolo stanno per essere completati con gli strumenti che captano strumenti di diagnosi e analisi e li rendono fruibili ai sistemi informatici delle strutture sanitarie pugliesi». Il progetto della Puglia comprende già 350 applicativi per riconoscere esami e documenti clinici con ben quattro milioni di documenti già registrati. Il fascicolo sanitario diventerà l’unica porta d’accesso ai servizi della sanità pugliese, dalla prenotazione di una visita, ad una vaccinazione, un follow up di una cura oncologica.