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Radioterapia di precisione al Policlinico di Bari: Aforp Puglia dona due compressori addominali – VIDEO

Aforp Puglia, l'associazione dei fornitori ospedalieri pugliesi, ha donato al Policlinico di Bari due compressori addominali. Si tratta di macchinari in grado di bloccare il movimento del diaframma consentendo di realizzare trattamenti radioterapici di altissima precisione che colpiscono le cellule tumorali senza dare tossicità ai tessuti sani circostanti. I due compressori consentiranno di migliorare i…

Aforp Puglia, l’associazione dei fornitori ospedalieri pugliesi, ha donato al Policlinico di Bari due compressori addominali. Si tratta di macchinari in grado di bloccare il movimento del diaframma consentendo di realizzare trattamenti radioterapici di altissima precisione che colpiscono le cellule tumorali senza dare tossicità ai tessuti sani circostanti.

I due compressori consentiranno di migliorare i trattamenti per i pazienti con tumori addominali sui due acceleratori di altissima tecnologia in dotazione all’azienda ospedaliero universitaria.

«Negli ultimi 2 anni sono a pieno regime nella radioterapia del Policlinico di Bari anche i trattamenti radioterapici ablativi, stereotassici e i ri-trattamenti. Nell’ottica della erogazione di questi trattamenti di assoluta e grande precisione, la donazione della Aforp, a cui va il nostro ringraziamento ci consentiranno un ulteriore miglioramento dell’efficacia dei trattamenti», afferma il direttore dell’unità operativa di radioterapia del Policlinico di Bari, Michele Piombino.

I compressori, spiega, «sono strumenti capaci di determinare il blocco della escursione diaframmatica legata alla respirazione tramite idonea compressione dell’addome. Ne risulta che il paziente, pur continuando a respirare, non utilizza più le ampie escursioni del diaframma, ma respira più superficialmente. Ciò fa sì che metastasi linfonodali, o epatiche, o noduli tumorali polmonari o addominali da sottoporre a radioterapia risultino costantemente immobili e non siano invece trasportate in alto e in basso ritmicamente. Il risultato – prosegue – è rappresentato dalla possibilità di irradiare con modalità di assoluta precisione quella lesione tumorale, con dosi altissime, ablative, necrotizzanti, senza irradiare per nulla tessuti sani immediatamente circostanti. Ciò sarebbe impossibile se la lesione tumorale continuasse a spostarsi sotto l’influsso degli atti respiratori».

L’idea di Aforp di promuovere una raccolta fondi in favore della radioterapia oncologica è partita il 27 maggio del 2022 in occasione della presentazione del libro “La felicità degli infelici” di Mino Grassi, organizzata proprio dall’associazione fornitori ospedalieri.

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