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Pulizia e vigilanza in Asp Basilicata, l’azienda sanitaria risponde ai sindacati: «Niente tagli al personale, solo riorganizzazione»

La polemica sulla riorganizzazione dei servizi di pulizia e vigilanza all'interno delle strutture dell'Asp Basilicata si infiamma. L'azienda sanitaria, in una nota ufficiale, ha voluto chiarire la propria posizione, smentendo le voci di tagli ai posti di lavoro e sottolineando come le misure adottate siano necessarie per garantire la sostenibilità del sistema e far fronte…

La polemica sulla riorganizzazione dei servizi di pulizia e vigilanza all’interno delle strutture dell’Asp Basilicata si infiamma. L’azienda sanitaria, in una nota ufficiale, ha voluto chiarire la propria posizione, smentendo le voci di tagli ai posti di lavoro e sottolineando come le misure adottate siano necessarie per garantire la sostenibilità del sistema e far fronte alle difficoltà economiche.

Le delucidazioni

«Le scelte fatte sono state dettate da precise esigenze di bilancio e da una volontà di ottimizzare le risorse – ha dichiarato un rappresentante dell’Asp – Non si tratta di tagli indiscriminati, ma di una rimodulazione delle attività per garantire l’erogazione dei servizi essenziali».

In particolare, per quanto riguarda le pulizie, l’azienda ha spiegato che sono state riviste le modalità di esternalizzazione del servizio, concentrando le risorse sulle aree più critiche e riducendo quelle meno strategiche. «Non ci saranno licenziamenti – ha assicurato l’Asp – ma una riorganizzazione del personale che consentirà di garantire gli stessi standard di pulizia con costi inferiori».
Simile discorso vale per la vigilanza. L’azienda ha deciso di ridurre le ore di servizio, ma ha garantito che non ci saranno tagli all’organico. «Stiamo lavorando con le imprese fornitrici per trovare una soluzione che consenta di conciliare le esigenze di sicurezza con la necessità di ottimizzare le risorse», ha aggiunto l’Asp.

L’Asp ha inoltre precisato che le decisioni adottate sono state prese in piena autonomia, senza alcuna interferenza da parte della Regione Basilicata. «La Regione è stata semplicemente informata delle nostre scelte, ma non ha avuto alcun ruolo decisionale», ha chiarito l’azienda.

Il confronto

Nonostante le rassicurazioni dell’Asp, i sindacati restano preoccupati per il futuro dei lavoratori. “Non siamo convinti delle rassicurazioni dell’azienda”, ha dichiarato un rappresentante sindacale. «Temiamo che, a lungo termine, queste misure possano portare a una precarizzazione del lavoro e a una riduzione della qualità dei servizi».
L’Asp ha invitato i sindacati a un confronto costruttivo per trovare una soluzione condivisa. Un nuovo incontro è previsto per il 26 agosto, durante il quale le parti cercheranno di dirimere le divergenze e trovare un punto d’incontro.

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