Puglia, il 45% delle risorse del Pnrr destinate alla salute. La Corte dei conti: «Evitare ritardi»

La Regione Puglia ha destinato il 45% degli 1,91 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) alla salute e il 25% a infrastrutture e mobilità.

È quanto è emerso dalla relazione letta a Bari nel corso dell’udienza sul giudizio di parificazione del rendiconto regionale, dal magistrato della Corte dei conti Giovanni Natali.

Nell’ambito del Pnrr, la Regione Puglia è soggetto attuatore di 29 progetti (tra investimenti e riforme) afferenti alle Missioni 1 (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo), 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica), 3 (infrastrutture per una mobilità sostenibile), 5 (inclusione e coesione) e 6 (salute).

«Sul fronte dei pagamenti – si legge nella relazione -, i dati disponibili documentano una ridotta capacità di spesa (Missione 1: 9,1%; Missione 2: 14,21%; Missione 3: 18,66%; Missione 5: 4,32%; Missione 6: 1,43%)».

Il Pnrr, è scritto ancora nella relazione, «rappresenta una sfida epocale, sia per la profondità delle riforme destinate a riconfigurare l’assetto economico in chiave di sostenibilità e competitività, sia per l’ammontare delle risorse finanziarie messe in campo».

Il successo del programma «dipenderà dall’impiego, a tutti i livelli istituzionali, di un’adeguata capacità amministrativa, in grado di rispettare le scadenze previste dal piano. È cruciale che la Regione prosegua con determinazione nella realizzazione degli interventi per i quali risulta soggetto attuatore, evitando ritardi e incertezze che talora hanno accompagnato la gestione delle risorse rese disponibili dalla politica di coesione europea», conclude la relazione.

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