Procede il cantiere del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano: lavori all’82%. Sopralluogo di Emiliano – FOTO e VIDEO

Le prime 134 degenze al piano terra del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano sono state ultimate per quanto riguarda la parte edilizia, mentre le restanti al primo piano sono pronte circa al 90%. A lavori ultimati si conteranno 150 stanze di degenza, per un totale di 299 posti letto, realizzate con i più moderni standard di accoglienza e assistenza ospedaliera. Lo stato di avanzamento dei lavori è complessivamente all’82%.

A comunicarlo è la Asl di Bari nel report mensile sull’andamento dei lavori nel cantiere del nuovo ospedale Monopoli-Fasano.

Si tratta di «un’opera cominciata solo quattro anni fa che mi auguro diventerà operativa nel tempo più breve della storia tra gli ospedali della Puglia», commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante un sopralluogo che si è tenuto questa mattina.

«È il primo dei nuovi ospedali che abbiamo progettato – continua – e che stiamo realizzando in Puglia, insieme a quello del Sud Salento, ad Andria, nel Nord Barese e a Taranto. Così come Monopoli anche Taranto va avanti ad una velocità straordinaria. Sono ospedali bellissimi, inseriti nel patrimonio paesaggistico della Puglia, come qui, sotto la collina di Monopoli in un’area con ulivi secolari», aggiunge il presidente della Regione.

Emiliano parla di una «rivoluzione sanitaria» che «ha portato la Puglia ad essere tra le regioni italiane con la maggiore crescita, sia nei livelli essenziali di assistenza che nell’assistenza ospedaliera. Siamo quelli che hanno recuperato di più nell’ultimo periodo, nella tendenza verso il miglioramento. La Puglia cresce e lo fa anche nel settore sanitario, eravamo gli ultimi in Italia ma in questi anni di lavoro abbiamo recuperato. E speriamo nel più breve tempo possibile di diventare non solo la prima regione del Sud ma una delle prime regioni italiane».

Il presidente della Regione Puglia rimarca, poi, che «tutto questo avviene in una condizione molto difficile. La tabella di marcia del nuovo ospedale di Monopoli poteva essere anche più rapida ma la sospensione dei lavori per il Covid e anche alcune vicende societarie delle aziende che si erano aggiudicate l’appalto, hanno portato a un anno di ritardo. Per tutta la sanità pugliese, quest’anno c’è stato un aumento della spesa dovuto all’inflazione, all’aumento dei costi energetici e più in generale per tutti i costi Covid che non ci sono stati rimborsati dallo Stato. Parliamo di 710 milioni a fronte dei quali lo Stato ce ne ha dati solo 430 per compensare questi aumenti. Il resto lo stiamo facendo con le nostre forze e senza aumentare le tasse. Per noi è un grande sacrificio. Bisogna avere una forte determinazione – chiarisce Emiliano – e soprattutto serenità anche per costruire col Governo un rapporto positivo. Per l’ospedale di Monopoli-Fasano, per esempio, e per gli altri, ci deve assegnare altri 80 milioni di euro per arredi, attrezzature sanitarie e lavori di completamento. Speriamo che avvenga in fretta perché stiamo buttando il cuore oltre l’ostacolo. Ma sono certo che il governo farà il suo dovere verso la Puglia».

Procede spedito il cantiere del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano - Dichiarazioni Emiliano

Al sopralluogo ha partecipato anche il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, che sottolinea l’accelerazione «per poter ultimare l’opera secondo i tempi previsti dal cronoprogramma, ossia il 24 luglio».

Procede spedito il cantiere del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano - Dichiarazioni di Sanguedolce

Si tratta, spiega Sanguedolce, «di una struttura moderna, green, visto che sarà autosufficiente per il 30 per cento del suo fabbisogno energetico, di una bellezza straordinaria, votata all’emergenza-urgenza e con un impatto notevole su un territorio con 260mila abitanti cui garantirà un’assistenza sanitaria di elevato livello grazie al sistema delle reti tempo-dipendenti. Una struttura moderna anche per come è stata progettata, con uno sviluppo orizzontale e percorsi ottimali per i pazienti, ma pensata e realizzata anche a misura degli operatori sanitari, rendendo il loro lavoro più agevole, efficace e sicuro».

Sono trascorsi 1.586 giorni dall’avvio dell’opera (11 dicembre 2018), pari al 94% dei 1.686 giorni di cantiere previsti. Dal 16 marzo e al 15 aprile 2023, sono state impiegate sino ad un massimo di 241 maestranze e una media, tenendo conto delle presenze tra lunedì e sabato, di 200 unità lavorative distribuite su 26 giorni lavorativi. Le opere strutturali hanno già raggiunto in tutti i livelli un obiettivo di completamento del 99%. Le opere edili interne variano dal 64% del seminterrato al 79% del piano terra e sono ancora più avanti nei piani superiori: primo (75%), secondo (83%) e piano coperture (85%). Prosegue la realizzazione degli impianti elettrici e meccanici, in quasi tutti i livelli tra il 70 e il 90% di completamento, e sono praticamente ultimate le unità di trattamento aria poste al secondo piano, dove avranno sede anche gli uffici tecnici e amministrativi. Sul piano coperture è in corso il montaggio di una parte dei 4.500 metri quadri di pannelli fotovoltaici che, una volta completata l’installazione, costituiranno l’impianto da circa 1 Megawatt che fornirà energia “verde” all’ospedale. Nei diversi blocchi dell’edificio, inoltre, va avanti la realizzazione delle aree di degenza, il completamento degli intonaci esterni delle corti, l’infilaggio dei circa 40 km di cavi elettrici, la posa in opera dei canali di ventilazione e delle controsoffittature in cartongesso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version