«All’ospedale pediatrico Giovanni XXIII c’è una bellissima unità operativa di odontoiatria che, tuttavia, non può eseguire le cure su pazienti fragili a causa della mancata fornitura di protossido d’azoto, un gas in grado di agevolare le prestazioni con sedazione conscia». A denunciarlo è il consigliere regionale e commissario di Azione Puglia, Fabiano Amati.
Si tratta, spiega, «di cure assicurate a bambini autistici, down, spastici, diabetici, epilettici, con patologie neurologiche, oncologiche, malattie rare, patologie da farmaci, anomalie di sviluppo e malformazioni vascolari e ossee, schisi, ecc» che «per la mancanza di una fornitura di gas medicale, con costi irrisori» non potranno essere garantite.
Una situazione che Amati definisce «inammissibile».
Il consigliere regionale ha scritto al direttore generale dell’ospedale sottolineando che la «prima battaglia da intraprendere» è «rendere sempre più efficiente l’odontoiatria pediatrica pubblica, con un primo passo rivolto ai bambini con fragilità da patologia e un secondo passo indirizzato a bambini con fragilità economica».
Per farlo, «occorre attivare ambulatori attrezzati, due posti letto per degenza notturna di pazienti complessi, perciò trattati con anestesia generale e campagne di prevenzione della carie, delle parodontopatie e delle malocclusioni, rivolte a bambini in età scolare. Il tutto – conclude Amati – con l’obiettivo di azzerare le conseguenze problematiche per la mancata erogazione di cure odontoiatriche, così come accade in altri paesi europei. In questo senso non abbiamo nulla da invidiare a nessuno, occorre solo mettersi a lavoro».