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Pasti negli ospedali, gara chiusa: la Regione Puglia risparmia 50 milioni

Forse non basterà a risanare i conti della sanità pugliese, il disavanzo della quale ha ormai toccato i 450 milioni di euro. L’esito della gara per l’affidamento del servizio di ristorazione negli ospedali pugliesi, però, porta con sé almeno tre buone notizie. La prima: all’orizzonte, per la Regione, c’è un risparmio di ben 50 milioni…

Forse non basterà a risanare i conti della sanità pugliese, il disavanzo della quale ha ormai toccato i 450 milioni di euro. L’esito della gara per l’affidamento del servizio di ristorazione negli ospedali pugliesi, però, porta con sé almeno tre buone notizie. La prima: all’orizzonte, per la Regione, c’è un risparmio di ben 50 milioni di euro, grazie alle vantaggiose offerte economiche presentate da Ladisa Ristorazione, vincente in quattro lotti su sei, e dal gruppo La Cascina, che si è aggiudicato i restanti due lotti. Per il resto, si appresta a finire il regime delle proroghe attraverso il quale il servizio di ristorazione è stato gestito per decenni, soprattutto in realtà come quelle di Lecce e Foggia, e vengono blindati migliaia di posti di lavoro a Bari e nel resto della Puglia.

Ieri c’è stata l’apertura delle buste, tappa finale della gara bandita da InnovaPuglia per conto della Regione e alla quale hanno partecipato numerose aziende italiane. Ladisa Ristorazione ha sbaragliato la concorrenza in tutti e quattro i lotti per i quali aveva presentato la propria candidatura, centrando o sfiorando il massimo del punteggio per quanto riguarda sia l’offerta tecnica sia quella economica: en-plein nei lotti 1 e 4, quelli rispettivamente di Bari e di Foggia, dove l’azienda ha ottenuto 75 punti per l’aspetto tecnico e 25 per quello economico. Il gruppo La Cascina, invece, ha superato gli altri nei lotti 2 e 5, cioè quelli di Lecce e della Bat.

Per la Regione si annuncia un vero e proprio maxi-risparmio. E i numeri lo confermano: se si considera la cifra a base d’asta, pari a oltre 265 milioni di euro, la sanità pugliese risparmierà 40 milioni in sette anni e addirittura 50 nell’ipotesi di un’ulteriore proroga di due anni; se invece si confrontano le offerte delle aziende risultate vincitrici con le cifre che caratterizzano la gestione attuale, il risparmio per le casse regionali schizza addirittura a 75 milioni.

L’ulteriore nota positiva coincide con l’addio al regime delle proroghe che per lungo tempo ha caratterizzato la gestione del servizio di ristorazione all’interno degli ospedali pugliesi: una “precarietà” evidente soprattutto nel Leccese e nel Foggiano. Prospettive rosee anche per i lavoratori: l’affidamento del servizio a due top player del settore è destinato a blindare migliaia di posti di lavoro in tutta la Puglia.

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