Ospedali, arrivano i rinforzi in Puglia: ecco il piano delle assunzioni per medici e infermieri

Dopo mesi di attesa e numerosi rinvii sono finalmente pronti i piani assunzionali per ognuna delle dieci aziende sanitarie pugliesi fra Asl, grandi ospedali e Ircss. L’assessore alla Sanità, Rocco Palese, ha inviato le delibere all’esame della giunta regionale che ieri ha cominciato a visionare carte e slide illustrative. Il via libera definitivo è atteso lunedì o martedì, nella prossima seduta alla presenza del governatore Michele Emiliano.

Un cammino lungo e tortuoso ha caratterizzato la compilazione dei piani per il nuovo personale destinato a risollevare le sorti di corsie ospedaliere, pronto soccorso e ambulatori pubblici in totale emergenza da mesi. Ma non è stato semplice arrivare alla stesura dei programmi: una sorta di corsa a ostacoli considerando il piano di rientro a cui è assoggettata la Regione Puglia, ma soprattutto a seguito del pressing asfissiante della politica. I partiti hanno tirato a più riprese la giacchetta dell’assessore Palese sollecitandolo a sbloccare le assunzioni ordinarie, aumentare le dotazioni e soprattutto a estendere i reclutamenti anche nelle famigerate Sanitaservice, le società satellite delle Asl che negli ultimi anni hanno drenato fiumi di danaro dal settore sanitario.

E così, dopo una lunga mediazione e il braccio di ferro con territori e politica, sono spuntate le delibere per le assunzioni ispirate a tre criteri tecnici. Dovendo fare di necessità virtù e in presenza dei rigidi paletti finanziari le nuove assunzioni potranno coprire al massimo il turn over, la sostituzione del personale che va in pensione. Corsia privilegiata è stata assegnata all’ingaggio di medici e infermieri a discapito di amministrativi, scatti di carriera e incarichi dirigenziali. Sul piano territoriale le aree svantaggiate, a corto di ospedali e strutture sanitarie, saranno riequilibrate con un numero maggiore di unità assegnate. Si parla in particolare del Foggiano, il Subappennino dauno, Taranto come area di crisi industriale e la Bat. Nel “calderone” finiranno anche le attese stabilizzazioni dei precari storici che saranno assunti in via definitiva in base alle due normative nazionali di riferimento. I lavoratori che hanno ottenuto il rinnovo contrattuale, invece, e che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione, ma le cui procedure non sono ancora state completate, potranno ottenere una proroga fino a dicembre 2023 e fino a giugno 2024 a seconda del termine di scadenza dei contratti di lavoro. Le delibere autorizzano anche i contratti a tempo determinato, ma solo per brevi periodi e legati ad emergenze sopravvenute per il personale in servizio: malattie lunghe, maternità e così via. Confermato il blocco ai nuovi ingressi per le sei Sanitaservice che potranno assumere solo in casi eccezionali e previa autorizzazione preventiva dell’assessorato alla salute.

Dopo il via libera della giunta Emiliano, i dieci piani assunzionali saranno inoltrati ai direttori generali che dovranno applicarsi attenendosi scrupolosamente a una trentina di prescrizioni. In caso di inadempienza o sforamenti dei tetti di spesa, i manager responsabili saranno deferiti alla Corte dei Conti.

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