Servirà ancora tempo per l’acquisto di arredi e attrezzature ma il cantiere del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano si chiude oggi.
«C’è un’enorme soddisfazione per il lavoro fatto, spesso da visionari, scansando tutto lo scetticismo», afferma il consigliere e commissario regionale di Azione in Puglia, Fabiano Amati, evidenziando, però, che «c’è qualche dispiacere per ritardi ingiustificati, realizzati senza un minimo di capacità d’immedesimarsi nella vita di migliaia di persone, prive di un ospedale per malattie gravi e tempo-dipendenti nel raggio di 130 chilometri, da Bari a Brindisi. Ora avanti con arredi e attrezzature, nella speranza di vederli in funzione entro i primi sei mesi del 2025», aggiunge.
Adesso «che l’edificio è concluso – conclude Amati – c’è la prima parte dei grazie, a chi ha collaborato con me sin dalla proposta di prima delibera della Giunta regionale e a chi – sino a oggi – ha fronteggiato, nei limiti del possibile, gli effetti più dannosi di qualche magagna che ancora deve essere giustiziata: il fine lavori non coincide con l’amnistia».