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Nuove frontiere per la diagnosi e la terapia per i pazienti talassemici all’ospedale “Di Venere” di Bari

Sono stati effettuati, nell'ospedale "Di Venere" di Bari, i primi esami di Risonanza magnetica con un software specifico che consente di misurare in modo affidabile, rapido e non invasivo l'accumulo di ferro nel cuore, nel fegato e nel pancreas, consentendo così un deciso miglioramento della vita e della salute dei pazienti talassemici. Si tratta della…

Sono stati effettuati, nell’ospedale “Di Venere” di Bari, i primi esami di Risonanza magnetica con un software specifico che consente di misurare in modo affidabile, rapido e non invasivo l’accumulo di ferro nel cuore, nel fegato e nel pancreas, consentendo così un deciso miglioramento della vita e della salute dei pazienti talassemici.

Si tratta della risonanza con sequenza T2* (Ti-Due-Star) che offre anche la possibilità di ricevere una terapia personalizzata nello stesso luogo di cura.

Conoscere l’accumulo di ferro è, infatti, determinante per diagnosticare precocemente un problema cruciale per la sopravvivenza delle persone talassemiche e decidere la migliore terapia chelante, che permette l’eliminazione del ferro accumulato negli organi, su base individuale.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, descrive la nuova frontiera di cura dell’ospedale “Di Venere” come «una nuova speranza per i circa 800 pazienti talassemici pugliesi, i quali non dovranno più andare fuori regione per effettuare un esame così importante per la salute ma anche per la qualità della loro vita».

Soddisfatto anche l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, che parla di «un investimento molto importante compiuto da Regione e Asl Bari».

La possibilità di utilizzare la risonanza con sequenza T2 Star, rappresenta un traguardo per la rete Thalassemia ed Emoglobinopatie della Regione. La Giunta regionale, infatti, ha previsto la possibilità di dotarsi di una risonanza magnetica in grado di effettuare prestazioni specifiche, necessarie soprattutto alla valutazione della stato di salute dei pazienti thalassemici.

I primi esami sono il risultato di un lungo percorso, avviato dalla Regione Puglia nel 2020 e concretizzato dalla Asl di Bari sottoscrivendo una convenzione con la “Fondazione Toscana Gabriele Monasterio-CNR” di Pisa.

L’unità operativa di Radiodiagnostica e il Servizio Immunotrasfusionale del “Di Venere” fanno entrambi parte della rete nazionale del progetto E-MIOT (Extension-Myocardial Iron Overload in Thalassemia), studio multicentrico e sperimentale sull’Anemia mediterranea partito nel 2007 con la finalità di diagnosticare precocemente eventuali coinvolgimenti cardiaci nei pazienti talassemici sottoposti in maniera sistematica a terapia trasfusionale.

Il progetto ha come capofila la Fondazione Monasterio-CNR di Pisa e comprende un Centro coordinatore, 12 Centri di Radiologia (tra cui, oltre al “Di Venere”, anche il Santissima Annunziata di Taranto) e 67 Centri di Talassemia in tutta Italia.

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