Nuove frontiere della telemedicina in Puglia grazie al progetto Hermes per la gestione di malattie croniche

Si è conclusa, in Puglia, la prima fase del progetto Hermes, che ha permesso di sperimentare la telemedicina per la gestione di cinque patologie croniche e di progettare il monitoraggio e l’assistenza digitale.

I risultati sono stati presentati oggi durante l’incontro “Telemedicina in Puglia: rotta tracciata, pronti a prendere il largo”.

Il progetto Hermes integra l’esperienza finora condotta in telemedicina e riafferma la posizione della Regione Puglia che, insieme alla Lombardia, è diventata capofila in Italia. Il progetto si è dimostrato un valido strumento per consolidare questo prestigio, perché per la prima volta il paziente cronico, affetto da una delle cinque patologie, potrà essere costantemente monitorato e valutato dal proprio centro di riferimento.

La Puglia ha da tempo intrapreso un percorso di sperimentazione e implementazione di modelli innovativi per la gestione della cronicità, costruendo le fondamenta per una progressiva digitalizzazione della gestione del paziente.

In questo contesto, Hermes ha il compito di definire i modelli operativi per la gestione digitale del paziente cronico attraverso una progettazione attenta, che stabilisce modalità, percorsi, criteri di valutazione.

Si tratta, ha evidenziato il direttore del dipartimento Promozione della Salute e del Benessere animale della Regione Puglia, Vito Montanaro, «di un approccio innovativo, modulare e partecipato all’evoluzione del sistema sanitario».

Il progetto si fonda sulla partnership pubblico-privato (Regione Puglia – Novartis).

Il progetto si pone l’obiettivo primario di supportare lo sviluppo della telemedicina per la gestione delle cronicità complesse in Puglia, con l’obiettivo di garantire una “patient centered, virtual care” partendo dalle necessità degli esperti di patologia con un loro coinvolgimento attivo nella definizione di modelli e processi.

La gestione delle patologie croniche complesse risulta essere chiave per la Puglia: da un lato, la progressiva integrazione con il territorio, nonostante una ancora prevalente gestione ospedaliera, risulta essere sempre più cruciale sulla spinta del Piano nazionale di ripresa e resilienza; dall’altro, queste patologie sono caratterizzate da un’elevata complessità sanitaria e allo stesso tempo dalla necessità di una presa in carico continuativa, con un forte impatto sul carico e sui costi del sistema sanitario.

Parallelamente le opportunità offerte dal digitale e la telemedicina nello specifico, sono ugualmente chiave per avvicinare i setting di cura al paziente e per migliorare le connessioni tra gli attori coinvolti nel percorso, integrandosi in modo efficiente con la gestione in presenza.

Da tutto ciò deriva dunque la volontà della Regione di procedere con l’identificazione di modelli operativi per la gestione digitale dei pazienti cronici complessi. Modelli operativi pensati per essere tradotti in un progetto implementativo pilota, e che hanno visto proprio per questo motivo la selezione di cinque cronicità complesse (sclerosi multipla, spondiloartriti e artrite reumatoide, psoriasi, scompenso cardiaco, asma), presso il Policlinico di Bari, il Policlinico di Foggia e l’Asl Bari.

La sfida del futuro abilitata dal progetto è quella di trasformare i modelli operativi prodotti in reale pratica clinica, in primo luogo nelle strutture coinvolte nel progetto e poi in tutto il sistema sanitario regionale pugliese.

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