Legge alla mano, i dipartimenti dovrebbero essere tre per ogni Asl, ossia 18 e ragionevolmente non più di 20 considerano i Policlinici e gli Irccs. In Puglia, invece, non è così e se ne contano addirittura 116. «Uno sproposito – sottolineano Fabiano Amati, Ruggiero Mennea e Sergio Clemente, consiglieri regionali di Azione – e alla contabilità manca ancora la Asl Taranto».
I calendiani promettono evidenziano tre criticità: le modalità di conferimento degli incarichi, che spesso violerebbero le regole che le stesse Asl si sono date per durata, modalità di svolgimento e resocontazione dell’attività; le funzioni di area medica o amministrativa, promosse alla dignità di dipartimento, che sono spesso «delineate con fervida fantasia»; gli elevatissimi costi per mantenere l’organizzazione.
«Il numero di dipartimenti per Asl – concludono i calendiani – passa dal record di 25 per Bari e Lecce, 20 per la Bat, 12 per il Policlinico di Foggia, 11 per Brindisi, sette per il Policlinico di Bari, sei per Asl di Foggia e “Giovanni Paolo II” e quattro per il “De Bellis”.
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Di Serena Nuzzaco24 Novembre 2024