Molfetta, proseguono i lavori di restyling al Pronto soccorso: consegna prevista l’11 febbraio

Sarà pronta tra meno di un mese la nuova area di attesa del Pronto soccorso dell’ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta. I lavori di restyling termineranno il prossimo 11 febbraio, quando è fissata la data di consegna dell’opera.

L’intervento, finanziato con fondi di bilancio aziendale, è finalizzato a migliorare l’accoglienza e il comfort sia degli utenti diretti al Pronto soccorso che quelli destinati alla osservazione Covid.

La nuova area del Pronto soccorso avrà una superficie complessiva di 116 metri quadri, distinti in un’ampia area di osservazione Covid con ambulatorio e attesa (59,50 metri quadri), area servizi igienici (con quattro wc, di cui uno per disabili), area di attesa aperta e coperta (36,50 mq) e un passaggio coperto di comunicazione interno-esterno.

È in corso la costruzione di un piccolo padiglione con una leggera struttura metallica a copertura dell’area di attesa e di transito dei pazienti, con una cura particolare alle condizioni di benessere ambientale. È prevista, infatti, la chiusura parziale degli spazi con vetrate per consentire la climatizzazione (con due unità interne) degli ambienti di attesa sia d’estate sia d’inverno.

«La struttura – fa sapere l’Area gestione tecnica della Asl di Bari – inizialmente era stata progettata con fondazioni a plinti isolati, ma a causa della presenza di impianti e sottoservizi impossibili da individuare in fase di progettazione, è stato necessario procedere alla realizzazione di una platea in cemento armato come base. Tale scelta ha permesso di evitare il rifacimento delle sottostrutture e, di conseguenza, costi ulteriori».

La modifica non ha cambiato l’aspetto esteriore del padiglione, la sua volumetria, la superficie coperta e l’altezza, ma gli uffici tecnici hanno dovuto elaborare una nuova progettazione delle strutture, nuovi calcoli e nuovi elaborati, oltre a determinare un nuovo quadro economico per la realizzazione della nuova opera. Entrambe le attività si sono svolte senza interruzione del cantiere, le cui lavorazioni proseguivano anche in officina.

«L’unico ritardo – spiegano ancora dall’Agt – è dovuto alla consegna dei materiali. Infatti, proprio la peculiarità della nuova costruzione, ovvero l’essere composta di materiali metallici e vetro, ha penalizzato l’andamento dei lavori con tempi di consegna più lunghi. La variante ha infatti prorogato i tempi di consegna (90 giorni) di 30 giorni».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version