La zona Cecilia di Modugno rischia di rimanere senza medici di famiglia. Un quartiere con più di 5mila abitanti, dei quali molti anziani, vive una situazione paradossale che si aggraverà ancora di più quando, tra qualche giorno, uno dei soli due professionisti rimasti a svolgere la mansione, andrà in pensione. Per denunciare questo annoso problema il gruppo Aps Casa del popolo ha avviato una sottoscrizione per richiedere all’amministrazione comunale di porre rimedio.
«Alla cronica assenza di un presidio di polizia urbana – dichiarano i referenti di Casa del Popolo – alla mancanza di una delegazione comunale permanente e all’assenza, ormai da anni, di un medico pediatra in zona, aggiungiamo anche la penuria dei medici di famiglia. La petizione, lasciata a ogni condominio della zona, ha raccolto tantissimo consenso».
Più di mille, infatti, le firme raccolte dei residenti costretti a doversi barcamenare tra Modugno, Bari e Asl territoriali, alla ricerca di un medico di base.
«Il diritto alla salute – afferma il presidente dell’Aps Casa del popolo Nicola Signorile (nel riquadro) – dovrebbe essere sacrosanto. Stiamo assistendo a situazioni di anziani sballottati tra comuni e Asl territoriali alla ricerca di un dottore che non sia strapieno di pazienti. È un enorme disagio».
E non sono solo gli anziani a dover patire. La figura del pediatra manca da anni e tutto si complica quando si parla di minori disabili.
«Ho tre ragazzi disabili – spiega una residente – per me è difficile spostarmi. Io ho bisogno di avere un servizio che sia a portata di mano. La mia dottoressa andrà in pensione e non so ancora come fare e da chi andare per sostituirla».
Nutrita la partecipazione alla riunione pubblica sul tema, organizzata nella sede dell’Aps Casa del Popolo. La richiesta è di creare un polo sanitario al Cecilia, dove poter trovare non solo medici di base, ma anche pediatri e specialisti.
«Chiediamo – specifica Nicola Signorile di Aps Casa del Popolo – all’amministrazione comunale e al sindaco, principale responsabile della salute dei cittadini, di attivarsi con le Asl territoriali affinché venga istituito un presidio fisso che possa almeno offrire la medicina di base e il servizio pediatrico».
Dallo staff del primo cittadino Nicola Bonasia fanno sapere che, in collaborazione con la direzione amministrativa di Asl, c’è un’intesa per creare, in un locale del Centro anziani messo a disposizione dal Comune, un ambulatorio pediatrico e che si sta provvedendo con gli adempimenti burocratici in tal senso. Per quanto riguarda i medici di base, invece, si stanno ancora cercando soluzioni. Verrà indetta, la prossima settimana, un’assemblea pubblica per fare il punto sulla questione e confrontarsi sulle soluzioni percorribili.