Medicina territoriale in Basilicata, Bardi: «La sanità si avvicina alle esigenze dei cittadini»

«Calibriamo la sanità alle esigenze del territorio – ha esordito il presidente Vito Bardi nel corso di una conferenza stampa, convocata per illustrare il nuovo assetto della medicina territoriale – con il duplice obiettivo di avvicinare le cure al cittadino e di frenare l’eccessivo ricorso all’ospedalizzazione per questioni di salute che potrebbero essere gestite in modo più efficace e meno costoso a livello ambulatoriale o domiciliare. Abbiamo in Basilicata più di 800 medici, tra medici di medicina generale e continuità assistenziale, grazie ai quali potremo rispondere in maniera più capillare alle richieste dei cittadini».

Il presidente della regione fa riferimento al Piano strategico, approvato dalla Giunta, con il quale sarà possibile ridisegnare l’assetto sanitario della regione con un approccio che mira con un approccio che mira a coinvolgere da un lato le comunità locali e dall’altro punta a migliorare le condizioni di lavoro dei medici.

Il progetto

A partire dal primo gennaio 2025, entrerà in vigore un nuovo modello organizzativo della medicina territoriale, basato sulla creazione di Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP).
In pratica, il nuovo sistema prevede la creazione di team multidisciplinari di professionisti della salute, composti da medici di medicina generale, pediatri, infermieri e altri specialisti, che opereranno in modo coordinato e integrato all’interno di un territorio ben definito.

Questo consentirà di offrire ai cittadini un’assistenza sanitaria più completa, continuativa e personalizzata, avvicinando i servizi sanitari ai luoghi di vita delle persone. Medici, così come saranno configurati nel “ruolo unico”, opereranno all’interno delle Aft e delle Uccp.

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