Lotta all’Alzheimer, alleanza tra Opera Don Uva e medici di famiglia

È stata una presenza importante quella del Gruppo Universo Salute – Opera Don Uva al congresso interregionale della Simg svoltosi a Bisceglie il 4 e 5 ottobre. L’iniziativa, organizzata dalle delegazioni di Basilicata e Puglia della Società italiana dei medici di Medicina generale e delle Cure primarie, tramite molteplici confronti scientifici ha affrontato come tema centrale l’invecchiamento e le patologie collegate.

«Per l’aumento della vita media, al pari delle malattie cardiovascolari, degenerative e tumorali, anche l’incidenza delle malattie neurodegenerative è aumentata, soprattutto le demenze», ha spiegato il dottor Luigi Di Bisceglie, direttore dell’area extra-ospedaliera del Don Uva di Bisceglie, nel corso della sessione “Demenza e riabilitazione Alzheimer: la parola all’esperto”, facendo il punto su dati, approcci terapeutici e peculiarità della malattia.

«Esplorate e quantificate le funzioni perse, valutate le risorse residue, occorre che il team interdisciplinare prenda in carico il paziente e, con uno spirito di squadra, progetti le misure necessarie e programmi gli interventi che devono seguire uno storyboard preciso ma dinamico, modellando la riabilitazione sui progressi o sui cambiamenti che si verificano durante il percorso», ha continuato nel corso del suo intervento il dottor Di Bisceglie, ribadendo «l’importanza del coinvolgimento di famiglie e caregivers per dare vita a una vera e propria alleanza terapeutica che completi il Progetto riabilitativo individuale (Pri) e che li formi per continuare il processo anche al di fuori delle U.O. insegnando loro a relazionarsi con i pazienti».

«La connessione tra aspetti sanitari e socio-familiari, la presenza di un team riabilitativo multiprofessionale e delle famiglie, sono fondamentali per rallentare l’evoluzione della malattia cercando di mantenere le abilità residue», ha affermato il dottor Di Bisceglie, in conclusione, ricordando come «ogni strumento è tanto efficace quanto più la diagnosi è precoce».

Proprio il Don Uva, che nel corso degli anni ha implementato le sue strutture Alzheimer attraverso una serie di servizi mirati per pazienti e famiglie con unità dedicate ed una specifica Rsa, è stato tra i sostenitori del congresso Simg. Con un proprio desk informativo, arricchito dalla presenza di esperti dell’Unità di riabilitazione Alzheimer guidata dalla dottoressa Maria Giovanna Di Lernia, ha fornito ai partecipanti informazioni utili e mirate circa i servizi di cura offerti.

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