Il Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo e il Policlinico di Bari sono al primo e al secondo tra gli ospedali del Sud Italia nell’annuale classifica italiana dei World’s Best Hospitals (“I migliori ospedali del mondo”) redatta dalla rivista americana Newsweek, in collaborazione con la società Statista.
«La Puglia fino a qualche anno fa era in fondo a tutte le classifiche dei livelli essenziali di assistenza e oggi invece è ai primi posti insieme alle regioni più ricche da da sempre possono contare sul maggiore finanziamento dello Stato centrale», commenta il presidente della Regione, Michele Emiliano, sottolineando che «la Puglia riesce, con meno soldi e meno personale, a raggiungere livelli di eccellenza nelle cure, in un sistema che è in sofferenza per il sottofinanziamento storico».
L’assessore regionale alla Salute, Rocco Palese, sottolinea che «il sistema sanitario regionale di alta specializzazione si fonda sull’integrazione tra ospedali pubblici e ospedali ecclesiastici come quello di San Giovanni Rotondo. Solo potenziando questa collaborazione e integrando sempre di più le eccellenze, anche con il privato convenzionato, potremo continuare a fornire ai pugliesi servizi di eccellenza e limitare la mobilità passiva».
L’ospedale fondato da San Pio sul Gargano e il Policlinico di Bari hanno ottenuto, rispettivamente, uno score di 74,95% e 74.94% piazzandosi così davanti a tutti i nosocomi del Meridione. Analizzando con attenzione il ranking, inoltre, si osserva che Casa sollievo della sofferenza e Policlinico di Bari, piazzate al 35esimo e 36esimo posto nella classifica nazionale su 131 ospedali censiti, precedono anche diversi ospedali sia delle regioni del Nord che del Centro, persino di città metropolitane come Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze e Roma.
La metodologia utilizzata per il ranking ha preso in considerazione i sondaggi tra colleghi, medici e professionisti in ambito sanitario, principalmente nazionali (peso attribuito 45%); metriche di qualità ospedaliera sul rapporto pazienti/medici-infermieri, qualità dell’assistenza per trattamenti specifici e misure di igiene e sicurezza (35,25%); esperienze dei pazienti (16,25%); misure di esito riportate dal paziente (3,5%).