Un delicato intervento chirurgico multidisciplinare è stato eseguito, nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, su un neonato affetto da una malformazione congenita complessa dell’apparato digerente.
Si tratta di una rara associazione di atresia dell’esofago e ano imperforato.
Il piccolo è nato in un ospedale della provincia di Lecce ma, per la sua complessa situazione clinica, si è reso necessario il trasferimento nel capoluogo dove il quadro clinico si è rivelato più grave del previsto: il bimbo non poteva nutrirsi, ingoiare saliva, né emettere feci.
Stabilizzato nell’Unità di terapia intensiva neonatale del “Fazzi”, il piccolo è stato preso in carico dall’équipe della Chirurgia pediatrica che ha deciso, in accordo con i neonatologi, di procedere a una correzione in due tempi della rara associazione malformativa, con un primo intervento sul basso intestino e un secondo intervento, a distanza di qualche giorno, per ricostruire la continuità dell’esofago e chiudere la comunicazione anomala con i polmoni.
Fondamentale, per la realizzazione dell’attività chirurgica, è stata la collaborazione con l’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione.
A circa 20 giorni dall’intervento sull’esofago, il piccolo ha potuto gradualmente iniziare ad alimentarsi in modo naturale con una buona ripresa della crescita che ne ha consentito la definitiva dimissione dopo poco più di un mese di vita.