Aveva dato l’autorizzazione all’espianto degli organi la donna di 66 anni morta nelle scorse ore nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce a causa di un’emorragia cerebrale.
A seguito del decesso la 66enne ha donato cuore, reni, fegato e cornee che sono stati prelevati dagli operatori dello stesso reparto diretto dal dottor Giuseppe Pulito insieme a quelli del gruppo operatorio con l’aiuto di medici di diverse discipline.
Dall’Asl Lecce, nel rimarcare la generosità della donna che grazie al suo volere potrà dare speranza ad altre persone, ricordano che «sono diverse le modalità per esprimere, in vita, il proprio volere sulla donazione post-mortem».
La dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti può essere espressa al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità e rappresenta oggi il principale canale con cui i cittadini possono esprimere in vita la propria volontà.
La scelta può essere anche comunicata ad associazioni di volontariato come l’Aido o alla propria Asl di appartenenza.