I colori e la bellezza entrano nei luoghi di cura con l’obiettivo di farne sempre più occasione di accoglienza e strumento terapeutico. È quanto accade nel Centro di salute mentale di Putignano, i cui spazi sono stati riqualificati e dove sono esposte le opere realizzate da pazienti, familiari e operatori sanitari.
Le opere sono state protagoniste, tra settembre e ottobre, di una mostra itinerante nei Comuni e in luoghi caratteristici del territorio, e ora hanno trovato collocazione permanente nel Csm di Putignano.
«Curare la salute attraverso la bellezza dell’arte e l’accoglienza dei luoghi è un obiettivo qualitativo che ci poniamo ogniqualvolta è necessario riqualificare e adeguare strutture che devono accogliere persone, siano essi pazienti, familiari, o visitatori», ha sottolineato il direttore amministrativo della Asl Bari, Luigi Fruscio.
Nel Centro di salute mentale Area 7 di Putignano è stata realizzata una ristrutturazione degli ambienti e una distribuzione più funzionale alle attività, al fine di rendere il servizio più accogliente, adeguato alle esigenze degli operatori e degli utenti, riconoscibile cromaticamente.
La struttura dispone di oltre 500 metri quadrati di superficie in cui trovano spazio un’area d’ingresso, segreteria, medicheria, cinque studi medici per gli psichiatri, tre studi per le psicologhe, due ambulatori per i tecnici della riabilitazione psichiatrica, uno per gli assistenti sociali, sala riunioni e nuovi servizi igienici. I muri ritinteggiati hanno restituito decoro e rispetto a chi frequenta il servizio e nella scelta cromatica, con il progetto Hospitality, vi è tutto il senso dell’appartenenza all’Azienda sanitaria in un’ottica antistigma.
L’apprezzamento manifestato dai visitatori è stato il presupposto sul quale si è sviluppata anche l’idea di un contest artistico aperto a tutti coloro che frequentano il servizio, utenti, care-giver e operatori, e che d’ora in poi offrirà un tratto distintivo all’intera struttura.
AI Centro di salute mentale Area 7 di Putignano afferiscono anche i comuni di Locorotondo, Alberobello, Castellana Grotte e Noci. Il servizio segue circa 1.800 pazienti e si propone come servizio di consulenza e co-progettazione, in rete con le altre agenzie territoriali, a favore dei cittadini dei comuni afferenti, anche non direttamente seguiti, nell’ottica della prevenzione primaria del disagio.