L’analisi del respiro per diagnosticare i tumori: i trial clinici al “Giovanni Paolo II” di Bari – VIDEO

Il test del respiro consente di determinare precocemente le alterazioni metaboliche di natura fisiologica, patologica o legate a esposizione ambientale, consentendo anche di diagnosticare alcuni tumori.

L’argomento è stato al centro di un incontro dedicato all’Analisi del respiro che si è svolto durante una giornata di approfondimento nella sala conferenze dell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari che ospita il CeRBA, il Centro regionale di breath analysis.

Per effettuare l’analisi del respiro si utilizza un macchinario particolare, il campionatore Mistral, che lo raccoglie e elabora una sorta di impronta digitale del respiro. Tramite un boccaglio monouso, il paziente soffia all’interno del campionatore, che permette la raccolta dell’espirato su una cartuccia e dell’aria circostante su un’altra.

Le cartucce vengono inviate in laboratorio per l’analisi e la caratterizzazione dei campioni. Dall’analisi si ottiene questa impronta digitale che racchiude informazioni utili a individuare precocemente “spie” della presenza di alcune malattie.

In Puglia sempre più pazienti potranno beneficiare della tecnica dell’analisi del respiro per la diagnosi precoce non invasiva delle patologie oncologiche.

Attualmente nell’oncologico barese sono in corso trial clinici sul mesotelioma, sul tumore al polmone e, ultima novità, su quello al colon-retto. L’avvio di quest’ultimo studio vedrà il confronto della metodica sviluppata con quella convenzionale di rilevazione del sangue occulto nelle feci.

«Il nostro centro – spiega il professor Gianluigi De Gennaro, coordinatore del comitato tecnico scientifico del CeRBA – è ancora l’unico in grado di mettere clinica e tecnologia insieme, ma la tecnica dell’analisi del respiro è sempre più applicata a livello nazionale e internazionale, dove è oramai presente una comunità di ricercatori in crescita, al punto che sarà preparato un position paper da inviare al ministero della Salute per dare comunicazione sull’evoluzione e sulla maturità di questa tecnologia».

Il CeRBA nasce sulla base di pioneristiche ricerche made in Puglia che hanno avuto inizio nel 2010 sul mesotelioma pleurico ed esposizione ad asbesto. Ricerche che, nel 2016, hanno portato alla nascita del progetto Inside the Breath e allo sviluppo di una tecnologia creata ad hoc. Il centro si caratterizza per la trasversalità degli approcci alla breath analysis, mettendo insieme ricerca tecnologica e clinica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version