L’intelligenza artificiale a supporto del rilevamento precoce del cancro al seno. È quanto si sta sperimentando al Policlinico di Bari grazie a un innovativo software che assiste i senologi dell’interpretazione delle immagini ecografiche per una diagnosi più accurata delle lesioni sospette.
Il software confronta l’immagine ecografica 3D del seno della paziente sul lettino con quasi un milione di immagini ecografiche di lesioni mammarie maligne e benigne provenienti da fonti di tutto il mondo e manda un alert al senologo con la percentuale di malignità o di benignità della lesione, sulla base di alcune caratteristiche che vengono precisamente descritte al medico.
Il Policlinico di Bari è tra i primi ospedali in Europa a sperimentare l’innovativo software che, spiega il professor Marco Moschetta coordinatore della breast care unit dell’ospedale barese, «abbinato al sistema ecografico ABUS, ci fornisce un supporto decisionale e può guidarci più velocemente nell’individuazione delle lesioni sospette soprattutto laddove ci siano numerosi noduli o nelle donne con tessuto mammario denso. Nel caso venga individuata una lesione sospetta – aggiunge – la fase successiva è quella del prelievo bioptico e siamo equipaggiati con un tavolo di biopsia mammaria con guida stereotassica in tomosintesi 3D che migliora la precisione e l’accuratezza dell’esame».
Il Policlinico di Bari, afferma il direttore generale Giovanni Migliore, «è chiamato a svolgere esclusivamente attività di radiodiagnostica senologica di secondo livello. Ci siamo dotati negli ultimi anni di apparecchiature di ultima generazione, abbiamo una breast unit di alto livello e con la costituzione dell’unità di Chirurgia senologica abbiamo realizzato un percorso integrato per la salute della donna che nell’ultimo anno è diventato primo centro di riferimento in Puglia per la senologia interventistica».