SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Influenza, in Italia balzo dei contagi con la variante K: i sintomi e quanto dura

L’Italia registra una netta impennata della curva influenzale con 14,7 casi per 1.000 assistiti registrati nella settimana tra l’8 e il 14 dicembre, contro i 12,4 della rilevazione precedente. Secondo il bollettino della rete RespiVirNet, sono circa 817mila i nuovi contagiati, portando il totale dall’inizio della stagione a quasi 4,9 milioni di casi. L’incidenza più…
l'edicola

L’Italia registra una netta impennata della curva influenzale con 14,7 casi per 1.000 assistiti registrati nella settimana tra l’8 e il 14 dicembre, contro i 12,4 della rilevazione precedente.

Secondo il bollettino della rete RespiVirNet, sono circa 817mila i nuovi contagiati, portando il totale dall’inizio della stagione a quasi 4,9 milioni di casi.

L’incidenza più alta si conferma tra i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, con un valore che tocca i 42 casi ogni mille abitanti.

A trainare l’epidemia è la cosiddetta variante K (un subclade del virus A/H3N2), definita dall’Istituto superiore di Sanità come “prevalente“.

Le regioni con maggiore incidenza risultano essere Sardegna e Campania, dove l’intensità ha raggiunto livelli molto alti; nell’isola, in particolare, l’incidenza è schizzata a 23,61 casi per mille abitanti.

Nonostante l’elevata trasmissibilità, i dati internazionali non indicano al momento una maggiore severità clinica rispetto ai ceppi precedenti, e i vaccini attuali si dimostrano efficaci nel prevenire le ospedalizzazioni.

L’impatto europeo e l’allarme in Spagna

La diffusione del ceppo K non riguarda solo l’Italia. In Spagna, la Società spagnola di Medicina d’urgenza ed emergenza (Semes) ha segnalato un raddoppio del tasso di infezioni, con punte di 1.000 casi ogni 100.000 abitanti in diverse regioni.

Il parere degli esperti: sintomi e prevenzione

La sintomatologia della variante K ricalca quella classica, ma si distingue per la rapidità di incubazione.

Alessandra Bandera, direttrice delle Malattie infettive del Policlinico di Milano, ha chiarito che l’infezione si manifesta improvvisamente con febbre alta, dolori muscolari e tosse, durando mediamente tra i 7 e i 10 giorni. Nei soggetti fragili, tuttavia, il quadro può evolvere in polmoniti o complicanze cardiache.

In vista delle festività natalizie, il rischio di trasmissione aumenta a causa dei maggiori contatti in luoghi chiusi.

Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore scientifico di osservatorio Virusrespiratori.it, ha sottolineato l’importanza della profilassi: «La variante K non deve allarmare, ma va presa molto sul serio. Vaccinarsi anche a stagione iniziata è utile: il vaccino riduce il rischio di ammalarsi gravemente e protegge indirettamente i più vulnerabili». Secondo Pregliasco, la vaccinazione rappresenta una responsabilità collettiva per evitare che i bambini diventino veicoli inconsapevoli del virus verso gli anziani durante i pranzi di famiglia.

CORRELATI

Italia, Salute","include_children":"true"}],"signature":"c4abad1ced9830efc16d8fa3827ba39e","user_id":1,"time":1730895210,"useQueryEditor":true,"post_type":"post","post__in":[474077,478829,477633],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="1" data-start="1" data-end="3">

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!