Influenza, boom di accessi nei pronto soccorso salentini. L’appello: «Venite solo in caso di necessità»

«L’intasamento del pronto soccorso, del Fazzi in particolare, dovuto alla concomitanza di influenza e Covid, sta rendendo il nostro lavoro insostenibile». Ad affermarlo è Marinella Marrazzi, direttrice del pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, a seguito dell’incremento di accessi nel punto di primo intervento che in tutto il Salento, nell’ultima settimana, ha fatto registrare un +30% a causa, soprattutto, dell’influenza stagionale e dell’infezione da Covid.

Nei primi dieci giorni di gennaio, solo al pronto soccorso del Fazzi, si sono registrati tra i 185 e i 190 accessi giornalieri.

L’iperafflusso, unito alla carenza di personale (questione nazionale, non locale né regionale), acuisce le difficoltà e gestire in tempi congrui i pazienti che, numerosi, si rivolgono ai pronto soccorso degli ospedali salentini.

La dottoressa Marrazzi chiede «il supporto dei colleghi degli altri reparti del nosocomio leccese» rivolgendo l’appello «al senso di responsabilità dei cittadini e dei caregiver e familiari di anziani e pazienti cronici. Invito a evitare, se non in casi estrema necessità, il pronto soccorso, a rivolgersi alla guardia medica», conclude la direttrice del pronto soccorso del Fazzi.

«Un’influenza così aggressiva non si manifestava dal 2009», spiega il responsabile delle cure primarie della Asl Lecce, Giovanni De Maria, sottolineando che «riceviamo ogni giorno decine e decine di chiamate dai nostri assistiti. Invito quotidianamente i miei colleghi a rispondere al telefono h24, a effettuare più visite domiciliari possibile e a rassicurare i pazienti fornendo tutte le informazioni utili e i percorsi terapeutici adeguati».

Un appello ai cittadini lo rivolge anche il direttore generale dell’azienda sanitaria salentina, Stefano Rossi: «Sappiamo che chi decide di chiamare il 118 o di recarsi al pronto soccorso è indubbiamente in difficoltà – afferma -, ma vorrei rivolgermi ai cittadini e alle cittadine salentine chiedendo loro di ricorrere ai servizi di emergenza urgenza esclusivamente in caso di emergenza o di urgenza sanitaria o qualora il proprio medico di medicina generale, dopo visita medica, consigli un’assistenza ospedaliera. Vogliamo evitare lunghe attese, disagi, inappropriatezza nell’accesso e, per porre un argine, credo che ciascuno possa fare la propria preziosa parte», conclude.

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