Approvata dal Consiglio regionale Puglia la proposta di legge di individuare e diagnosticare il tumore al colono-retto da un semplice prelievo di sangue per poter anche osservare la presenza di biomarcatori associati alla presenza di lesioni pre-cancerose o cancerose nel colon. A presentare l’idea è stato Fabio Amati di Azione, suo sostenitore e firmatario. Il progetto di ricerca, potrebbe rilevarsi idoneo a determinare, se concluso con successo e secondo tutte le regole della sperimentazione, anche la sostituzione del test di primo livello sul sangue occulto nelle feci (Sof), così da assicurare una maggiore precisione.
Il progetto di ricerca, chiamato “Colon al sicuro” propone la valutazione del profilo metabolomico e lipidomico ottenuto dal siero dei pazienti risultati positivi al test Sof ed eleggibili per lo screening endoscopico, nonché la valutazione dei fattori di stili di vita che possono determinare un aumentato rischio di sviluppare neoplasia colorettale. L’ obiettivo della ricerca è individuare uno o più biomarcatori che si correlino con la presenza di formazioni precancerose o con la diagnosi di lesioni neoplastiche avanzate. La durata prevista del progetto è di 2 anni, valutando una ‘coorte’ di pazienti di circa 2000 unità e comunque non meno di 1600 unità, per ottenere una giusta significatività dei risultati.