L’Amministrazione comunale di Gravina in Puglia ha consegnato, stamattina, le chiavi dell’ex mercato coperto di via Genova alla Asl di Bari: un atto formale e insieme sostanziale che segna il passaggio della struttura all’azienda sanitaria che l’ha destinata a diventare la nuova sede del servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’ex mercato coperto in via Genova avrà una “seconda vita” grazie all’attivazione del primo presidio sanitario in città, così tanto atteso da famiglie e associazioni e fortemente voluto dall’Amministrazione locale, dedicato all’assistenza dei bambini e degli adolescenti con problematiche neurologiche, neuropsicologiche e psichiatriche che, invece, finora erano seguiti per la diagnosi negli ambulatori di Santeramo in Colle.
I circa 300 utenti, da zero a 18 anni, avranno a disposizione numerosi ambienti per visite e trattamenti e servizi annessi distribuiti su uno spazio di 250 metri quadri, con i comfort e le dotazioni necessarie per poter svolgere le diverse attività sanitarie. Visite specialistiche, valutazioni e terapie riabilitative concentrate in un’unica struttura che, in tal modo, diventerà il riferimento per i bambini e ragazzi ma anche per le loro famiglie. Nuova la struttura e rinforzato anche l’organico, forte di 10 operatori, tra cui un medico, uno psicologo, un assistente sociale e 7 terapisti.
«La città di Gravina avrà finalmente a disposizione una struttura adeguata, in grado di fornire le migliori risposte ai bisogni di una delicata fascia di popolazione ma, ciò che conta di più, cure e assistenza saranno garantite in una sede cittadina che evita loro lungaggini e spostamenti, facilitando il percorso di riabilitazione e di vita di ognuno», sottolinea il direttore amministrativo della Asl di Bari, Luigi Fruscio.
«Prosegue il percorso di collaborazione con la Asl di Bari», aggiunge il sindaco di Gravina, Fedele Lagreca. Il Comune concede questa struttura di 250 metri quadri grazie alla quale sarà possibile offrire un servizio importantissimo a molte famiglie della nostra città, altrimenti costrette a recarsi in altri paesi, anche fuori regione, per ottenere dei servizi essenziali».
Dalla consegna delle chiavi all’apertura, sarà necessario un intervento di adeguamento della struttura alla sua nuova destinazione. L’Area Tecnica della Asl ha già stilato una tabella di marcia: circa 30 giorni per la progettazione esecutiva, due settimane per l’espletamento della gara d’appalto e altri 90 giorni per la realizzazione delle opere.
Tempi tecnici che per la dottoressa Bello, impegnata sul campo, rappresentano l’alba di un nuovo inizio: «Il personale non vede l’ora di poter operare nella nuova struttura. Sono previste stanze accoglienti e ben divise per visite e terapie, così da facilitare l’accesso agli utenti e nello stesso tempo migliorare la qualità e l’efficacia del lavoro. Questo nuovo Centro ha un significato forte sia per l’attività che vi svolgeremo, dalla diagnosi alla terapia in un sol luogo, sia per l’attenzione che potremo dedicare ancor meglio a bambini, bambine, ragazzi e ragazze».