Foggia, l’allarme del policlinico: «Basta violenza o chiudiamo il pronto soccorso»

«Finiremo per chiudere il pronto soccorso perché rimarremo senza medici, infermieri e operatori sanitari». È l’allarme lanciato dal direttore generale del policlinico Riuniti di Foggia, Giuseppe Pasqualone, nel corso di una conferenza stampa indetta a seguito delle aggressioni ai danni del personale sanitario negli ultimi giorni.

Pasquale rivolge un appello «al rispetto del personale in servizio perché è bravo e lo dicono i dati a livello nazionale. Il policlinico di Foggia – spiega – è posizionato tra i migliori in Italia. In pronto soccorso si lavora in condizioni difficili, abbiamo un organico dimezzato, non riusciamo a recuperare medici e i cittadini che arrivano in condizioni non gravi devono aspettare, devono avere pazienza».

Nel corso della conferenza è stata anche lanciata la proposta dell’istituzione del manager della sicurezza in collaborazione con il rettore dell’Università degli studi di Foggia, Lorenzo Lo Muzio, e la direttrice del dipartimento di giurisprudenza Donatella Curtotti. «È una figura – sottolinea Pasqualone – che dobbiamo avere. Che serve per garantire situazione di serenità nell’intero policlinico».

Sugli approfondimenti relativi al decesso della ragazza di 23 anni di Cerignola, Natasha Pugliese, avvenuto nei giorni scorsi durante un intervento chirurgico, a seguito del quale alcuni familiari della paziente hanno aggredito gli operatori sanitari, Pasqualone ha sottolineato «che sono in corso approfondimenti del policlinico e della magistratura. Siamo vicini al dolore della famiglia per la morte di una ragazza che ha avuto tre mesi tristi». La ragazza era ricoverata nel policlinico di Foggia dal 19 giugno scorso a seguito di un incidente avvenuto a Cerignola mentre era su un monopattino.

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