L’Asl Lecce ha ereditato, nel 2019, tre milioni di euro, lascito della signora Vita Carrapa di Maglie per la realizzazione, come da volontà testamentarie dell’anziana morta a 95 anni, una struttura di cura e assistenza da intitolare a Carrapa Paolo e sorelle, da realizzare entro settembre 2024.
Già ad agosto, però, l’azienda sarebbe entrata in possesso dell’eredità contravvenendo alle disposizioni dell’anziana. A sollevare il caso è stato il Comitato cittadino nuovo ospedale Sud Salento che evidenzia come, il mese scorso, quelle somme siano state trasferite sui conti dell’Asl Lecce.
Sull’argomento interviene anche il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani che parla di uno «“scippo” di Ferragosto compiuto dall’azienda sanitaria locale che ha messo in cassaforte l’eredità milionaria pur non avendo adempiuto al vincolo testamentario».
Il consigliere regionale ha presentato «una interrogazione urgente e una richiesta di audizione in commissione Sanità, perché facciano chiarezza e spieghino come e perché si è scelto di trasferire questi fondi, violando la clausola del testamento Carrapa. La comunità di Maglie e di tutto il Salento – afferma – non può permettere che anche questo patrimonio venga gestito senza trasparenza».
Nell’interrogazione Pagliaro chiede «di sapere quale sia stato l’iter che ha portato al trasferimento delle somme sui conti della Asl di Lecce, ma soprattutto di far luce sulla vicenda senza fine dell’ospedale del Sud Salento, che non solo è ancora a zero, ma è diventato l’alibi per non colmare le carenze di altre strutture sanitarie e ambulatori della Asl di Lecce, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale. Un’occasione – dice il capogruppo de La Puglia domani – che rischia di andare perduta, privando i cittadini salentini del diritto a un ospedale di grande livello, in grado di rispondere al bisogno di salute dei cittadini che è ben lontano dall’essere soddisfatto, nonostante gli sforzi e l’impegno del personale impegnato a garantire assistenza in condizioni precarie e spesso insostenibili».
Pagliaro chiede, inoltre, «come la Asl intenda garantire che i fondi donati dalla signora Carrapa vengano utilizzati secondo le sue volontà, e cioè siano destinati in seconda battuta all’Ispe (Istituto per i servizi alla persona) di Maglie. Non accetteremo che venga tradita la volontà di una donna che generosamente ha scelto di fare del bene alla sua comunità», conclude il consigliere regionale.