Un altro caso di Sma è stato individuato in un neonato in Puglia: si tratta del quarto da quando è stato introdotto lo screening obbligatorio.
La malattia è stata individuata nei primi giorni di vita di un bambino e in fase senza sintomi «perciò nelle migliori condizioni per poter ricevere la terapia, con ampie possibilità di salvargli la vita o modificare radicalmente il corso naturale della malattia», afferma il presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale della Puglia, Fabiano Amati, promotore della legge.
«Mi chiedo, tuttavia – prosegue Amati -, per quale motivo la stessa cosa non si fa nella gran parte delle regioni italiane?».
Gli altri tre piccoli ai quali è stata diagnosticata la Sma stanno bene, sono stati sottoposti subito a terapia e la malattia sembra non essersi manifestata. Non ci sono infatti segnali di insorgenza della patologia.
«Dopo due anni dall’entrata in vigore della legge regionale sullo screening obbligatorio – aggiunge Amati – e un anno e mezzo circa dall’avvio effettivo del servizio, siamo al quarto caso di diagnosi precoce in bambino appena nato e privo di sintomi. Su 36mila bambini esaminati dall’attivazione dello screening, sono dunque quattro i bimbi con diagnosi precoce, con i primi tre sottoposti tempestivamente a terapia e con risultati ampiamente soddisfacenti e cioè dopo moltissimi mesi senza alcun segno della malattia e una crescita coerente con l’età».