Diagnosi precoce delle malattie rare: la legge regionale pugliese è costituzionale

La legge pugliese sul sequenziamento del Dna per diagnosticare sui neonati 58 malattie rare, tra le quali la Sma, è costituzionale: la Corte costituzionale, infatti, ha respinto il ricorso che era stato presentato dal governo.

Lo annuncia il consigliere regionale del Pd, Fabiano Amati, primo firmatario della proposta di legge. «Sono contento e orgoglioso – commenta Amati – per la nostra Regione. La Corte costituzionale ci ha dato ragione respingendo il ricorso del Governo nazionale sul sequenziamento dell’esoma, ossia la diagnosi dell’85 per cento delle malattie rare dall’1 per cento del Dna. Siamo i primi in Italia a fornire gratuitamente questo servizio, al cospetto di opportuno sospetto diagnostico. Mi spiace solo che nonostante i continui gridi di attenzione al Governo, al Ministro e ai Parlamentari dell’epoca non riuscii a far revocare la decisione d’impugnare la nostra legge, trovando un muro d’incomunicabilità e motivazioni pretestuose, come il fatto che la prestazione non rientrasse nei Livelli essenziali d’assistenza. E ciò non è vero, come abbiamo visto».

Amati rilancia: «Ora spero di vedere l’istituzione di questo servizio in ogni regione italiana, perché non è giusto averlo solo in Puglia».

In Puglia sono stati già diagnosticati tre casi di Sma1 in altrettanti neonati e sono state avviate le terapie geniche che, al momento, sembrano aver bloccato l’insorgere della malattia.

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