Contratti a termine nelle Asl pugliesi per salvare gli ospedali: restano al palo i piano assunzionali

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Mentre gli ospedali pugliesi sono al collasso per carenze di personale restano tristemente al palo i piani assunzionali per la sanità approvati lo scorso 28 maggio dalla giunta regionale. Una vicenda kafkiana visto che il blocco è legato alla mancanza di un ente preposto a gestire i concorsi e la burocrazia stante l’impugnazione del governo centrale che ha osservato la recente legge pugliese che affidava il fardello sulle spalle dell’Ares, l’agenzia sanitaria pugliese retta dal direttore generale Giovanni Migliore, ex Dg del Policlinico di Bari.

Le norme

Il testo, infatti, stabilisce che proprio i concorsi in sanità debbano essere trasferiti per nuove competenze all’agenzia sanitaria al posto delle Asl che li hanno sempre gestiti in passato. Una forzatura al dettato costituzionale e alle leggi quadro in materia di sanità con l’intervento di tre ministeri a bacchettare la regione: sanità, pubblica amministrazione e finanze. E così lo stop di Palazzo Chigi ha determinato lo stallo considerando che ad oggi nessuno sa chi debba occuparsi delle procedure concorsuali.

La forza lavoro

In totale si tratta di reclutare 1500 nuove unità fra medici, infermieri, tecnici, radiologi ed Os più altri profili per una spesa preventivata nel 2024 di circa 74 milioni di euro. Il vuoto legislativo, d’altro canto, sta scatenando il caos negli ospedali così come emerso l’altro giorno in commissione regionale sanità durante le audizioni richieste dal consigliere regionale Antonio Scalera. In primo piano le difficoltà degli ospedali del tarantino, a partire dal Santissima Annunziata, dove si registrano vuoti assistenziali per mancanza di infermieri e operatori socio sanitari.

Il problema delle sostituzioni

Il presidente dell’ordine degli infermieri della provincia di Taranto ha sollevato anche il problema delle sostituzioni, tanto più urgenti in occasione delle ferie estive, per le quali non sono ancora partite le procedure concorsuali. A rispondere per la prima volta sullo stallo dei concorsi è stato il capo dipartimento sanità Vito Montanaro. “Le Asl pugliesi”, ha chiarito, “potranno a breve reclutare il personale previsto dai piani assunzionali scorrendo le graduatorie o assumendo con contratti a tempo determinato attraverso avvisi pubblici, anche via internet, onde reperire nell’arco di cinque giorni le figure richieste”.

I tempi determinati serviranno a prendere tempo in attesa di sbloccare i concorsi tradizionali e la trasformazione dei rapporti a tempo indeterminato. Un escamotage che dovrebbe risolvere la situazione entro il primo luglio, data stabilita dalla delibera di approvazione dei piani assunzionali. Unico neo serve l’avallo politico del governatore Emiliano, attualmente assessore alla sanità dopo il ritiro della delega all’ex Palsese. Negli ultimi giorni Montanaro ha provato più volte, ma senza successo a contattare Emiliano. Un passaggio formale che, ha assicurato il manager, avverrà sicuramente ad horas con lo sblocco, finalmente, degli attesi concorsi.

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