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Cadaver Lab, a Palermo nuovi corsi per la formazione chirurgica

PALERMO (ITALPRESS) – Apprendere come eseguire interventi chirurgici attraverso la formazione sui cadaveri. E’ l’obiettivo dei Cadaver Lab realizzati dall’istituto di Anatomia Umana del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, organizzati dal Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione del corpo donato alla scienza e col patrocinio del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata, della…

PALERMO (ITALPRESS) – Apprendere come eseguire interventi chirurgici attraverso la formazione sui cadaveri. E’ l’obiettivo dei Cadaver Lab realizzati dall’istituto di Anatomia Umana del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, organizzati dal Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione del corpo donato alla scienza e col patrocinio del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata, della Scuola di Medicina e Chirurgia e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico. I corsi vedranno la partecipazione di illustri relatori italiani e stranieri, dando modo a specializzandi e specialisti di formarsi negli ambiti dell’anatomia clinica e chirurgica delle regioni della testa e collo e degli arti.
“Da anni ci occupiamo di organizzare i cadaver lab e hanno avuto sempre un grande successo in termini di partecipazione e soddisfazione dei discenti. Questo ci incoraggia ogni anno ad organizzarne sempre più numerosi e più interessanti – ha detto Francesco Cappello, ordinario di Anatomia Umana dell’Università degli Studi di Palermo -. Anche per il 2023 l’offerta di questi corsi prevede la possibilità per i discenti di apprendere non solo informazioni pratiche di anatomia clinica, ma anche riguardanti varie tecniche chirurgiche principalmente per il distretto testa-collo quindi di interesse otorinolaringoiatrico e anche di chirurgia maxillo-facciale, oculistico, neurochirurgico. Poi ne stiamo organizzando anche degli altri di interesse ortopedico e per la chirurgia generale.
Speriamo anche, con il contributo dell’azienda ospedaliera universitaria Policlinico, di poter presentare nelle prossime settimane un’ampia offerta formativa per specializzandi e specialisti nelle varie branche”. Cappello è stato da pochi giorni nominato dal rettore,Massimo Midiri, pro rettore alla vita studentesca: “E’ una grande responsabilità, perchè gli studenti sono il cuore dell’università. La nostra attenzione è volta a migliorare i servizi. Oggi stiamo parlando soprattutto di attività che riguardano la scuola di medicina e chirurgia, ma questa stessa attenzione dovrà essere posta anche agli studenti di altri indirizzi di studio”. I cadaver lab in Italia sono pochissimi e Palermo è una delle poche città nelle quali negli ultimi anni ne sono stati realizzati 15 con più di 100 partecipanti. “Il rapporto di collaborazione tra università e Policlinico è forte e in linea con le attese sia della comunità accademica che della realtà assistenziale che io rappresento – ha sottolineato Salvatore Iacolino, nuovo commissario del Policlinico -. Col professore Cappello c’è una lunga amicizia che poi si è concretizzata in rapporti di collaborazione che testimoniano la grande sintonia che c’è tra la azienda ospedaliera e l’ateneo. Sono attività che sono state avviate già da cinque anni e che sono state incrementate e il nostro obiettivo è quello di consolidarle nel tempo”.
I corsi sono il fiore all’occhiello, ma Iacolino ha anche in programma il raggiungimento di altri traguardi: “Ci sono diverse priorità tra cui l’attivazione di un’area di emergenza e di un complesso operatorio che da troppo tempo si attende la comunità palermitana, poi c’è l’esigenza di dare un assetto stabile alle funzioni apicali, ci sono 14 carenze che stiamo provando a colmare con procedure che abbiamo portato in fase avanzata nelle le ultime settimane. Inoltre c’è anche l’esigenza di stabilizzare il personale in servizio e di garantire quella unitarietà tra le funzioni di ateneo e l’attività assistenziale – ha sottolineato Iacolino -. Dobbiamo garantire un’attività assistenziale che sia in grado di poter soddisfare le esigenze degli assistiti, sia attraverso una modernizzazione delle attrezzature che un sistema complessivo che garantisca sicurezza e maggiore decoro ad una struttura che è prestigiosa e come tale va trattata”.
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(ITALPRESS).

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