Boom di nascite nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Paolo di Bari: dai 195 parti registrati a luglio scorso si è passati agli oltre 600 di fine 2022 con una stima che potrà toccare le mille nascite nell’anno in corso.
«Il nido pieno di neonati è già oggi la fotografia di un reparto in salute», spiega il direttore di Ostetricia e Ginecologia del “San Paolo”, dottor Giovanni Di Vagno.
I numeri sono incoraggianti per un’unità operativa che dal luglio scorso garantisce non solo che il parto avvenga in modo sicuro ma anche senza dolore grazie al servizio di partoanalgesia, avviato prima con un’operatività di 6-12 ore e attualmente con un’attività h 24 che copre l’intero arco della giornata. Un potenziamento reso possibile dalla stretta collaborazione con gli anestesisti diretti dal dottor Domenico Milella ai quali, a seguito della presa in carico a cura dell’ambulatorio per la Partoanalgesia, spetta il compito di visitare le gestanti e di acquisire informazioni necessarie ad affrontare il percorso della partoanalgesia in completa sicurezza.
«Il nostro impegno per la salute della donna – ricorda Di Vagno – è a 360 gradi. La consegna del nuovo quartiere operatorio, del resto, ci permetterà di affrontare nuove sfide, d’intesa con il dipartimento gestione avanzata del Rischio riproduttivo e Gravidanze a rischio guidato dal dottor Paolo Volpe. A partire dall’implementazione già in atto delle chirurgie radicali di ginecologia oncologica e statica pelvica, così come l’attivazione di gruppi multidisciplinari per la cura di casi complessi, prevalentemente oncologici».
L’Ostetricia e Ginecologia del San Paolo, ricorda Angela Leaci, direttrice medica del presidio, «dispone di 24 posti letto, ambienti accoglienti, degenze con bagno in camera, un’isola neonatale per accogliere i piccoli e il blocco Parto attrezzato con due sale travaglio/parto, una sala operatoria per le urgenze/emergenze ostetriche e una sala risveglio».
L’organico a disposizione, oltre al direttore, è costituito da 18 ginecologi e ginecologhe, 12 infermiere e 15 ostetriche impegnati nelle attività legate al punto nascita e in quelle che riguardano la salute della donna, dal ricovero ordinario per pazienti che necessitano di trattamenti diagnostici, terapeutici, strumentali e/o interventistici per problematiche della sfera genitale femminile, al regime di day surgery per interventi di piccola chirurgia ginecologica ed ostetrica e isteroscopie operative, oltre al servizio di Pronto Soccorso ostetrico e ginecologico. Per le attività specialistiche ambulatoriali, sono stati potenziati tutti gli ambulatori dedicati all’esecuzione di ecografie, prevenzione dei tumori femminili e malattie sessualmente trasmesse, isteroscopia, uroginecologia, menopausa, gravidanza fisiologica e a rischio. Il San Paolo, inoltre, è tra i maggiori centri per lo screening di I e II livello del cervico-carcinoma, per l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e l’interruzione terapeutica della gravidanza (ITG), attività quest’ultime che a breve potranno giovarsi di una nuova sala operatoria dedicata e maggiori spazi disponibili nella piastra ambulatoriale. L’ultima attivazione, in ordine di tempo, riguarda l’ambulatorio del Benessere pelvico perineale femminile, il primo servizio pubblico dedicato in special modo al trattamento della vulvodinia, dolore correlato a vulva o vagina, una patologia cronica ancora poco conosciuta ma già abbastanza diffusa nella popolazione femminile che, sin da subito, ne ha apprezzato la grande valenza, anche grazie alla presenza di un team multidisciplinare composto da ginecologi, ostetriche, psicologa, fisiatri e fisioterapisti. Ad oggi sono stati effettuati 25 accessi per pazienti provenienti da Bari, Puglia e dal Mezzogiorno e vi sono prenotazioni sino al prossimo mese di aprile.