Bisceglie, la lettera di un paziente disabile ai medici del “Vittorio Emanuele II”: «Esempio di solidarietà e dedizione»

La sanità pubblica è soprattutto solidarietà e dedizione. È il virtuoso esempio dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie dove è stato effettuato un intervento di cataratta su uomo diversamente abile in carrozzina elettronica, dall’equipe oculistica diretta dal Dottor Pasquale Attimonelli.

«Se consideriamo che la sanità pubblica, il più delle volte viene vituperata e messa all’indice da clamorosi quanto isolati episodi negativi, non posso esimermi dall’esplicitare, non senza emozione e determinazione, attraverso questo mio scritto doveroso, una nota di merito nei loro confronti. In questa circostanza ha dimostrato di possedere delle potenzialità professionali ed umane invidiabili grazie al personale sanitario di primissimo ordine, che quotidianamente vive la professione medica come un’autentica missione e solidarietà, a favore del prossimo mettendo al centro del proprio interesse, il paziente. Ho potuto constatarlo personalmente, essendomi sottoposto ad un intervento di cataratta». Un ospedale che da quando si è conclusa l’emergenza covid ha ripreso a funzionare egregiamente come presidio ospedaliero, occupandosi oggi di variegate ed importanti discipline sanitarie, tra queste appunto l’oftamologia.

«Mi sono affidato al Dottor Pasquale Attimonelli, conoscendolo di fama e poi personalmente ho avuto modo di apprezzarne le doti umane, prima ancora che professionali, che hanno creato quel catalizzatore di stima, sicurezza ed amicizia. Ancora oggi non riesco a spiegarmi come abbia potuto creare intorno a sé un gruppo di collaboratori che perseguono un fine comune nello stesso settore di attività, alimentando in loro il suo stesso spirito generoso creando quel qualcosa in più che li contraddistingue. Ebbene mi ha sottoposto ad un intervento in day service per togliermi, come si usa dire, la cataratta, in ambiente protetto ospedaliero. Fin qui nulla di straordinario, se non fosse che, a causa della mia particolare diversa abilità, ho avuto la possibilità di raggiungere la sala operatoria insieme alla mia inseparabile carrozzina elettronica, dopo aver sottoposto il caso all’attenzione dell’Asl ed aver ricevuto l’autorizzazione a procedere. Con una accurata preventiva organizzazione ed una particolare perizia e un’accurata consapevolezza, ho potuto raggiungere in sicurezza il luogo prefissato per l’atteso intervento, che ha avuto l’esito sperato, caratterizzato da un aspetto sostanziale, direi unico nella storia, di avermi operato sulla mia stessa sedia elettronica senza il passaggio dalla stessa sul tavolo chirurgico evitandomi traumi aggiuntivi e altre difficoltà che sono correlate alla mia situazione di disabilità. Grazie Dott. Attimonelli di esserti assunto questa responsabilità così gravosa. Ebbene in questa particolare circostanza, sento il dovere di rivolgere un sentito ringraziamento alla Direzione strategica della Asl Bt. Infine mi sia consentito rivolgere un senso di viva gratitudine all’equipe di sala operatoria diretta dal Dottor Giuseppe Vitobello ed al Dottor Pasquale Attimonelli, che con la collaborazione di tutto lo staff oculistico hanno risolto, per me, un piccolo/grande problema, considerando che hanno dovuto operare sulla mia persona in situazione di disabilità motoria e con tutti i rischi e difficoltà che tale situazione comporta, non facendomi mancare con il loro affetto e simpatia, momenti di ilarità che hanno stemperato la non facile e particolare situazione. A tutti voi il mio grazie più sentito», conclude la lettera.

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