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Barletta, al “Dimiccoli” la prima risonanza a 3 tesla della Puglia

È la prima risonanza magnetica 3 tesla presente in una Asl della Regione Puglia, la più performante e tecnologicamente avanzata disponibile in ambito clinico. Ieri a Barletta, nella unità operativa di Radiologia a valenza universitaria dell’Ospedale Dimiccoli diretta dal professor Giuseppe Guglielmi, è stata inaugurata la risonanza magnetica a 3 tesla: si tratta della apparecchiatura…

È la prima risonanza magnetica 3 tesla presente in una Asl della Regione Puglia, la più performante e tecnologicamente avanzata disponibile in ambito clinico. Ieri a Barletta, nella unità operativa di Radiologia a valenza universitaria dell’Ospedale Dimiccoli diretta dal professor Giuseppe Guglielmi, è stata inaugurata la risonanza magnetica a 3 tesla: si tratta della apparecchiatura Magnetom Vida acquistata con delibera 1276 del 2021 utilizzando fondi Por Puglia Fesr 2014-2020. L’apparecchiatura ha un costo totale di 1 milione e 25mila euro e i lavori di riqualificazione dei luoghi necessari per ospitare la nuova apparecchiatura arrivata a Barletta il 23 novembre hanno avuto una durata complessiva di 90 giorni.

Le caratteristiche tecniche di questa apparecchiatura consentono di ottenere i risultati migliori possibili in termini di qualità con una significativa riduzione della durata degli esami; infatti la risonanza magnetica 3 tesla offre vantaggi notevoli dal punto di vista medico, tecnico e clinico per il paziente. La risonanza magnetica 3 tesla garantisce una elevata risoluzione spaziale e di contrasto con elevato dettaglio anatomico, offre la possibilità di visualizzare strutture più piccole e dunque riconoscere le patologie in fase più precoce. I principali vantaggi tecnologici sono un incremento del rapporto segnale-rumore e contrasto-rumore, con conseguente riduzione dei tempi di esecuzione dell’esame, anche grazie all’utilizzo di algoritmi iterativi di ricostruzione delle immagini e alla possibilità di acquisire più strati simultaneamente.

Diverse sono le applicazioni cliniche, in particolare in ambito neuroradiologico (studi di imaging avanzato quali: trattografia, risonanza magnetica funzionale, studi di perfusione e spettroscopia), in ambito addominale e pelvico (es. la prostata), in campo muscolo-scheletrico (aumento del dettaglio anatomico di osso, cartilagine, tendini, legamenti, menischi), vascolare (incremento del rapporto contrasto-rumore specie dopo mdc), ma anche in campo senologico e cardiologico.

Al paziente è garantito il massimo comfort: il suo corretto posizionamento è assicurato da un sistema automatizzato che permette anche una esatta riproduzione delle regioni di interesse in caso di esami ripetuti. Questa apparecchiatura è inoltre in grado di effettuare esami dell’apparato digerente e cardiovascolare con respirazione libera. Il Turbo Suite consente di effettuare esami accelerati con tutti i mezzi di contrasto, i vari orientamenti spaziali, l’imaging statico e dinamico con una netta riduzione della durata dell’esame (dal 30 al 50 per cento), elemento questo di estrema importanza per il paziente.

«L’apparecchiatura è già attiva – sottolinea il professor Guglielmi – i radiologi e i tecnici di radiologia hanno già concluso la fase di formazione e sono già operativi. Questa apparecchiatura consentirà di effettuare esami di altissima qualità e di essere di supporto alle attività diagnostiche di tutti i medici della Asl. Le possibilità diagnostiche che offre ne fanno inoltre uno strumento di studio e di approfondimento di estrema importanza anche per lo sviluppo di ricerche universitarie. Infatti, la presenza dei medici Specializzandi in Radiodiagnostica e degli studenti del Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia medica per immagini e radioterapia dell’Università degli Studi di Foggia, rappresenta una spinta importante in termini di studio e ricerca costanti». Di estrema importanza infatti è il ruolo dei tecnici di radiologia, coordinati a Barletta dalla dottoressa Rosa Matera: «Lavoriamo in stretta collaborazione con i radiologi e siamo responsabili della preparazione del paziente per la procedura, il posizionamento, l’acquisizione e l’elaborazione dele immagini nonché l’archiviazione delle stesse». «Siamo molto orgogliosi della presentazione di questa risonanza magnetica 3 Tesla – ha aggiunto Alessandro Scelzi, Direttore Sanitario Asl Bt – i tempi di lavoro previsti in fase di programmazione sono stati rispettati e l’attività di diagnosi non si è mai interrotta perché in questi mesi è stata attiva a Barletta una risonanza magnetica mobile che ha permesso di garantire il servizio al cittadino e di portare avanti i lavori strutturali necessari per ospitare la nuova apparecchiatura, le complesse procedure di montaggio e la formazione di medici e tecnici di radiologia. L’uso di questa apparecchiatura farà la differenza in termini di qualità e dettaglio delle immagini disponibili per una più corretta diagnosi».

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