Uno sportello di ascolto psicologico per gli operatori sanitari che operano nell’Unita operativa complessa di Medicina penitenziaria della Asl di Bari diretta dal dottor Nicola Buonvino è stato istituito nel carcere di Bari.
Lo sportello di ascolto è un servizio che inizialmente è rivolto agli operatori sanitari che esercitano all’interno del mondo penitenziario e che sarà in seguito offerto anche agli operatori della polizia penitenziaria.
Il servizio, commenta il dottor Buonvino, «si prefigge la promozione della salute negli ambienti di lavoro e nasce come risposta efficace e concreta al disagio lavorativo, al rischio di stress correlato e di burnout in un mondo, quello del carcere, dove diverso è l’approccio con l’utenza e differenti e critiche sono le possibili ricadute sugli operatori».
Lo sportello nell’Istituto Penitenziario di Bari è stato predisposto in ambienti separati dalle comuni aree lavorative, per tutelare la privacy degli utenti che vi accederanno. La sezione di psicologia garantirà 8 ore settimanali di presenza allo sportello, al quale si accede previo appuntamento concordato direttamente con gli psicologi del servizio attraverso una mail riservata messa a disposizione della Asl (sportelloascolto.penitenziaria@asl.bari.it).
L’iniziativa è parte di un più ampio e innovativo progetto, denominato “Demetra” che intercetta il disagio psicologico all’interno del mondo penitenziario e che applica un nuovo modello di presa in carico dei detenuti, che non rispondono obbligatoriamente a diagnosi di patologia psichiatrica, ma che necessitano di un diverso approccio, attento al valore medico legale della diagnosi, alla psicodinamica degli aspetti e dei comportamenti violenti e antisociali. Il progetto punta a rendere infatti la carcerazione non una mera esperienza privativa, ma un’occasione di rivisitazione critica del reato commesso, in un processo di rieducazione e di promozione al cambiamento.