Bari, presentato un progetto per la lotta al tumore: dalla prevenzione alla fine della vita

Oggi, a Palazzo di Città, è stata lanciata un’importante iniziativa volta a fornire una cura completa del cancro, dalla prevenzione alla fine della vita. Il “Progetto interregionale per la lotta al tumore, dalla prevenzione al fine vita” è promosso da Fondazione ANT e viene co-finanziato da Fondazione con il Sud.

Il progetto triennale offrirà una vasta gamma di servizi gratuiti ai pazienti oncologici e alle loro famiglie, tra cui supporto psicologico, screening preventivi e workshop educativi per i caregiver. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle popolazioni svantaggiate, con circa il 20% degli screening riservati a persone che affrontano difficoltà socioeconomiche.

«Questo progetto rappresenta un significativo passo avanti nella lotta della nostra comunità contro il cancro – ha dichiarato Giovanna Iacovone, vice sindaca di Bari -. Fornendo non solo cure mediche ma anche supporto psicologico e sociale essenziale, stiamo creando un approccio più completo e compassionevole alla cura del cancro».

Le partnership con organizzazioni locali come InConTra svolgeranno un ruolo cruciale nel connettere le popolazioni vulnerabili con i servizi disponibili. «La prevenzione è fondamentale, soprattutto per coloro che vivono in povertà – ha affermato Michele Tataranni, presidente di InConTra -. Spesso queste persone danno priorità alla sopravvivenza rispetto alla salute, quindi è essenziale raggiungerle e offrire loro questi screening vitali».

Il progetto include anche componenti educative, con oltre 700 studenti che parteciperanno a workshop sulla salute e l’ambiente. «Educando i giovani, speriamo di promuovere una generazione più sana e ridurre il peso del cancro nel futuro», ha dichiarato Silvia Leoni, coordinatrice della direzione medica nazionale di Fondazione ANT.

L’iniziativa sottolinea l’importanza di un approccio multiforme alla cura del cancro. «Affrontare le esigenze emotive e sociali dei pazienti oncologici e delle loro famiglie è altrettanto importante quanto fornire cure mediche – ha affermato Manuela Benedetto, psicologa coinvolta nel progetto -. Offrendo un supporto completo, possiamo aiutare a migliorare la qualità della vita di coloro che sono affetti da cancro».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version